Vasco Rossi diventa dottore: ecco la sua lezione magistrale

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IULM – La Libera Università di Lingue e Comunicazione (Iulm) di Milano ha conferito a Vasco Rossi laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione. Il cantante, in toga nera da laureando, scarpe da ginnastica e usuale cappellino verde militare, ha tenuto la sua prima lezione davanti alla folla in delirio. Ecco il tsto della prima Lezione della sua vita… Ecco la trascrizione della lezione del Professor Vasco Rossi allo IULM di Milnao:

Una laurea per me
Non me l’aspettavo eh!
E invece eccola qua.
Ho telefonato subito a mia madre e lo ho detto Mamma all’alba dei 53 anni finalmente tuo figlio ti porta a casa quella benedetta laurea che tanto desideravi. Meglio tardi che mai.
Finalmente una buona notizia per te.
Non sono più un cattivo maestro.
Adesso sono dottore in scienza della comunicazione.

Ringrazio naturalmente il Magnifico Rettore e questa Università che mi conferisce questo riconoscimento. (Sono un po’ emozionato perché parlare senza musica…)

Ma cosa significa comunicazione?
Se quando io dico “casa” tu pensi alla “tua casa” e io ho in mente la mia, magari molto diversa, come facciamo a capirci?
Ognuno riempie le parole del proprio significato.
Quindi per comunicare veramente a volte non bastano le parole.

La musica è una grande forma di comunicazione.
Se poi ci aggiungi le parole puoi facilmente arrivare al cuore.
Ma le parole devono essere poche e perfette.
Oneste e sincere.
Secondo me le minime indispensabili.
E c’è uno sforzo, una ricerca stilistica dietro tutta questa semplicità.
Questa è l’arte della canzone.
Che è una “Polaroid di emozioni”.

Toccare il cuore della gente, è quello che ho sempre cercato di fare e quando ci sono riuscito è stata la mia più grande soddisfazione…
E ringrazio sempre il cielo e la chitarra! La chitarra appunto.
E’ quella che mi ha permesso di… comunicare e di arrivare fino a qui, di mettere in musica i miei disagi, le mie disillusioni, le mie ferite, il mio malessere.
Per il resto io non ho neanche un buon rapporto con il telefono…
Quante volte vorrei dire vorrei urlare e mi sembra che non mi venga fuori la voce perché senza la musica io mi sento senza voce, impotente.

Con la musica ho realizzato il mio sogno, la musica è tutto per me, se non mi pagassero… la farei comunque.
Nelle canzoni mi diverto a prendermi in giro, a denudarmi davanti a tutti e a confessare le mie debolezze e i miei errori.
Trovo una solidarietà che mi entusiasma e mi consola.
Siamo essere inutili e imperfetti.
Travestiti da saggi e arroganti.
Artefici del proprio destino.
Ci raccontiamo balle tutto il giorno!

Non ho mai certezze, solo dubbi e nelle mie canzoni faccio solo domande: come stai?
A proposito voi come state? Tutto bene?

Una laurea per me!
Che non sono mai stato un allineato.
Che non ho mai voluto accettare le regole del conformismo.
Che sopporto a fatica la “forma”.
Che sono per la “sostanza”.
Che cerco di non prendermi mai troppo sul serio.
Che non sono mai in pace con me stesso.
Sempre scomodo, che mi metto continuamente in discussione e che ogni volta che raggiungo un obiettivo subito me se ne para davanti un altro.

Per me la musica è stata uno strumento formidabile di riscatto.
E mi ci sono buttato a capofitto.
Credo in quello che canto
Ci ho sempre creduto fino in fondo.
E se ci credi tu per primo allora puoi convincere gli altri…
Ecco la mia prima lezione di comunicazione:
se non ci credi tu!
…non ci può credere nessuno!
E questo vale anche se volete andare a vendere una assicurazione.

Una laurea per me?
Ne sono stupito, lusingato e fiero
perché non ho mai cercato di far parte del sistema, non ho mai cercato il facile consenso, generale.
Ho sempre parlato per pochi…
Ma si vede che la comunicazione ha compiuto il miracolo, ha moltiplicato i pani e i pesci…
E quei pochi sono diventati molti.
Ma attenzione, questo non vuol dire che tutti capiscono!
Una laurea non fa primavera…
A proposito, appena è uscita la notizia della laurea sono arrivati un sacco di sms e di email… erano naturalmente tutti un po’ ironici.
Evidentemente i miei fans hanno i piedi ben piantati per terra!
Io invece sono andato subito in tipografia a cambiare i miei biglietti da visita.
* fonte web /radio radicale

Redazione Universinet Magazine
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