UniversiNet.it – Il ministro Gelmini ha illustrato i contenuti del nuovo decreto di Riforma delle Università. I provvedimenti sono stati illustrati dal ministro al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che continua a auspicare un accordo più ampio sull’università, e che si affronti la questione con la necessaria ragionevolezza.
1 – Sei in Rosso ? Niente concorsi
Gli atenei spendaccioni, con i bilanci in rosso (20 su 75)—questi i punti del decreto — non potranno bandire concorsi.
2 – Attenuato il blocco del Turn Over nelle Università
Deroga parziale al blocco del turnover previsto dalla legge 133 dello scorso 6 agosto per l’assunzione dei giovani ricercatori.
3 – Soldi non più in base agli iscritti
Distribuzione del fondo statale di finanziamento in ragione non solo del numero degli iscritti — criterio che induce gli atenei ad attirare quanti più studenti anche con una moltiplicazione di corsi e diminuendo il rigore—ma in base a criteri di produttività.
4 – Cambiano i concorsi per il reclutamento di docenti e ricercatori
Previsto anche un intervento sui concorsi per docenti, forse anche per quelli già banditi. Tra le ipotesi:
A – Modifica nei meccanismi della selezione per i professori associati e ordinari: si introdurrebbe un solo vincitore eliminando la doppia idoneità, ritenuta fonte di possibili accordi sottobanco. Un provvedimento che non dovrebbe dispiacere all’opposizione.
B – Sospensione delle procedure in attesa di approvare una riforma con un ddl.
5 – Si al concorso per ricercatori.
Resterebbero i concorsi per i ricercatori, utili per lo svecchiamento dell’università.
6 – Nuovi fondi per alloggi e borse di studio per gli studenti.
E potrebbero essere stanziati anche fondi per alloggi e borse di studio per gli studenti più meritevoli