di Francesco Reggiani
UniversiNet.it – Trema la flotta russa sul Mar Nero, Putin fa fuori il supremo comandante. Le devastanti perdite subite dall’esercito russo nel Mar Nero devono aver scosso il leader del Cremlino.
Quindici, secondo gli ufficiali dell’esercito americano, sono le navi che sono state affondate dalle forze Ukraine negli ultimi sei mesi di guerra. Numeri pesanti, troppo per un contingente che prevedeva di chiudere il conflitto in poche settimane, una situazione che ha portato Vladimir Putin a sollevvare dall’incarico il comandate supremo della flotta nel Mar Nero, Nikolay Yevmenov, rimpiazzato in poco tempo dall’uomo al comando della flotta del Nord.
Appaiono effettivamente sorprendenti i risulati ottenuti dall’Ukraina, paese che mai nella sua storia ha vantato una potente forza navale, e che invece, oggi, dichiara di aver distrutto ben un terzo dell’inetra flotta russa, che, all’inizio del conflitto, vantava ben 80 navi e che oggi, martoriata dai droni subacquei e i missili, arranca nella sua offensiva. Risultati che premiano gli aiuti dei paesi alleati, sembra infatti che l’Ukraina adesso potrà ricominciare le sue esportazioni via mare da Odessa, luogo fondamentale per la distirbuzione del grano in tutta Europa.
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