UniversiNet.it – Interrogato oggi Cuteri, quarantenne assistente tecnico dell’Ateneo catanzarese, e’ stato sentito dal giudice Abigail Mellace, che ha sottoscritto l’ordinanza cautelare a suo carico. Ad accusare Mancuso, finito a sua volta in carcere il 3 settembre scorso e ieri andato ai domiciliari per decisione del Tribunale,
e’ una impronta digitale trovata sui plichi sequestrati nell’immediatezza. Lo stesso Mancuso, poi, nel corso dell’interrogatorio ha coinvolto Cuteri, come anche una guardia dell’Ateneo ed alcuni candidati a quei test di ammissione che, aperta l’inchiesta, furono annullati e ripetuti. Cuteri oggi ha ammesso di essere entrato assieme a Mancuso nella sede di via Smaldone il 31 agosto del 2007, ma solo per prendere alcuni plichi contenenti materiale relativo all’attivita’ didattica che avrebbe dovuto svolgersi nei giorni seguenti a Vibo Valentia. L’uomo ha precisato che gli era capitato altre volte di andare a prendere materiale di venerdi’ sera o di sabato mattina, e che anche in quell’occasione porto’ via un plico, consegnatogli da Mancuso, ma che avrebbe contenuto solo cio’ che a lui serviva per lavoro, senza sapere alcunche’ dei test per gli aspiranti studenti di Medicina, ne’ se lo stesso Mancuso prese a sua volta altri plichi.
La difesa dell’indagato hanno poi fatto istanza al gip per la revoca o la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, ma su questo il magistrato si e’ riservato di pronunciarsi, inviando intanto il verbale dell’interrogatorio ai pubblici ministeri per avere il loro parere sulla richiesta.