Universinet.it – Negli ultimi anni, gli affitti universitari nelle principali città italiane come Milano e Roma hanno raggiunto livelli allarmanti, rendendo difficile per gli studenti permettersi un alloggio dignitoso. In risposta a questa situazione, molti studenti del Politecnico di Milano e dell’Università La Sapienza di Roma hanno deciso di protestare dormendo in tenda davanti ai rispettivi Rettorati. Gli affitti nelle città universitarie italiane hanno toccato cifre esorbitanti, con prezzi che possono raggiungere i 700 o 800 euro al mese per una singola stanza spesso in condizioni fatiscenti e mal collegate al centro della città. La situazione è aggravata dal fatto che queste città dipendono in gran parte dall’economia generata dagli studenti, che si trovano a essere sfruttati per garantire profitti ai proprietari di case e ai gestori di alloggi.
Gli studenti del Politecnico di Milano e dell’Università La Sapienza di Roma hanno preso una posizione ferma contro questo sfruttamento, organizzando proteste in cui dormono in tenda davanti ai Rettorati delle loro università. Questa forma di protesta mira a portare l’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica sulla questione degli affitti universitari e sulle difficoltà che gli studenti devono affrontare per garantirsi un’istruzione superiore. Per risolvere questo problema, si potrebbe guardare a come altre nazioni europee hanno affrontato situazioni simili:
- Alloggi a prezzi accessibili: in paesi come Germania e Paesi Bassi, le università e gli enti locali collaborano per fornire alloggi a prezzi accessibili agli studenti, attraverso residenze universitarie e case per studenti a costi contenuti.
- Sussidi per gli studenti: in Francia, il governo offre sussidi per gli affitti a studenti a basso reddito, permettendo loro di trovare alloggi a prezzi ragionevoli.
- Regolamentazione degli affitti: in Spagna, il governo ha introdotto misure per limitare gli aumenti degli affitti, proteggendo così gli studenti e altri inquilini da prezzi eccessivi.