UniversiNet.it – Ore 11, La Sapienza, un poliziotto in borghese riceve il messaggio in codice sul suo telefonino, scatta l’operazione “Salvate il soldato …Preside”. Venti agenti in borghese mischiati agli studenti di colpo formano un cordone e aprono una via di fuga tra la Presidenza e una delle uscite della Facoltà. Il Preside protetto dai corpi degli agenti riesce insieme alle segretarie ed al Professor Romeo a raggiungere la salvezza.
Sarebbe una scena surreale se non fosse accaduta veramente ieri alla Sapienza, facoltà di Lettere. Ma cosa sta succedendo nel Mega Ateneo Romano? Secondo il Preside: “Ci hanno di fatto sequestrato per almeno venti minuti, Li fuori erano più di cento studenti tutti del Collettivo di sinistra. Non potevamo uscire e sentivamo calci e pugni contro la porta” – aggiunge – “Sentivamo urlare slogan come “Pescosolido dimettiti o ti cacciamo”, “Non ti faremo più insegnare””.
Ma a preoccupare di più il Preside è un fatto inqualificabile avvenuto alcuni giorni prima quando un misterioso studente gli ha sussurrato all’ orecchio durante una manifestazione: “Pescosolido quanti figli hai?” da quel momento il Preside teme anche per la sua famiglia e nelle prossime ore valuterà il da farsi.
A scatenare le proteste l’autorizzazione prima concessa e poi ritirata al contestato convegno sulle “Foibe” organizzato da Forza Nuova, ma secondo il Preside richiesto come organizzatori da un comitato di “Lotta studentesca”.
Gli studenti negano che i fatti si siano svolti cosi e accusano i professori di stare drammatizzando la situazione.