quando l’economia e il diritto si incontrano

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L'esame di diritto pubblico dell'economia permette di studiare il rapporto che esiste tra le due materie; a noi il compito di facilitarvi lo studio.

Si tratta di un esame mutuato dalla facoltà di Scienze politiche che compare come esame complementare nel piano di studi a indirizzo pubblicistico della Facoltà di Giurisprudenza. Per sostenerlo, è necessario aver sostenuto l'esame di Istituzioni di diritto Privato, Diritto costituzionale e almeno una fra le materie di Diritto commerciale e di Diritto amministrativo.

La difficoltà maggiore che si incontra nella preparazione è costituita dalla mancanza di chiarezza dei testi, causa la loro estrema concisione. Infatti la trattazione della parte generale è compressa in 200 pagine; in più vi sono circa 70 pagine di parte speciale, da scegliere fra tre alternative. Una brevità dei testi che risulta fastidiosa perchè gli autori aggiungono a questa sintesi mal riuscita una serie di curiosità, dettagli, e richiami a principi generali di diritto, tanto che non sempre è facile capire le cose che vale la pena di ricordare. La mancanza di chiarezza raggiunge livelli particolarmente fastidiosi nel Sussidio , un libretto scritto dagli assistenti, nessuno dei quali possiede la dote della chiarezza espositiva. Essi si limitano a estrapolare frammenti di articoli di legge, a riprendere qua e là qualche opinione dottrinale e pensano che così sia compiuta una chiara trattazione della materia. Il che potrebbe pure andare bene nella prima parte – dove è trattata la disciplina del Governo, dei regolamenti, e della Presidenza del Consiglio – in quanto è giusto presumere la conoscenza per linee generali del diritto costituzionale, ma non va assolutamente bene quando si passa a trattare il clou del diritto pubblico dell'economia (e cioè gli organi di governo dell' economia e del credito come la Banca d'Italia, il Cicr, il ministero del Tesoro e così via). In questi casi, gli autori confondono la sintesi con la superficialità e a noi tocca subire la loro mancanza di chiarezza.

Per quanto riguarda invece il libro delle Lezioni, la prima parte è facilmente digeribile. Dopo una trattazione storica a carattere introduttivo, il professor De Carli passa a commentare gli articoli della Costituzione economica . Una volta su tre la prima domanda riguarda proprio questa parte. La trattazione dell'impresa pubblica e della privatizzazione risulta invece un po' confusa; tuttavia, se si va a rivedere lo Jaeger – che contiene un capitolo apposito molto chiaro – non ci dovrebbero essere troppe difficoltà. Nell'ultima parte il prof. sembra perdere il filo, raggiungendo un livello di confusione pari a quello del Sussidio : la trattazione manca di sistematicità e sono frequenti le ripetizioni. Comunque, durante le interrogazioni, non ho mai sentito chiederla.

Libri di testo: 1) Paolo De Carli – Lezioni e argomenti di Diritto pubblico dell'economia; edizioni Cedam;2) AA VV., Sussidio di Diritto pubblico dell'economia ; Ediz.Coop Univ Cusl.

All'appello: De Carli interroga con l'ausilio di pochissimi assistenti (all'appello di febbraio erano tre); perciò, se gli iscritti sono numerosi, l'attesa può risultare piuttosto lunga. Tuttavia, le singole interrogazioni non superano di regola il quarto d'ora. Un fatto che compensa la scarsa chiarezza dei testi è la genericità delle domande: i soliti tre quesiti sui paragrafi più importanti dei due libri.

Suggerimenti: per rispondere adeguatamente ai tre quesiti, è sufficiente saper imbastire una discussione di carattere generale; non perdetevi dunque nella massa di dettagli di cui sono ricchi i testi. In particolare, state attenti a capire bene la definizione di impresa pubblica e la differenza tra privatizzazione formale e sostanziale (che in entrambi i libri non è menzionata, però talvolta viene richiesta). Infine, tenete d'occhio la disciplina degli aiuti, cui professore e assistenti sembrano essere particolarmente affezionati.

Tempo: 10 giorni circa.

Difficoltà: 6.

Gradimento: 5 ( 7 se gli autori avessero curato di più l'esposizione).

Numero appelli in un anno: 5.

Numero iscritti per appello: 50.

Percentuale promossi: 80%.

Totale pagine: circa 700.

Costo totale: 33 € circa.

Attenzione con la riforma universitaria il programma d'esame potrebbe essere cambiato; consultatelo in facoltà prima di sostenere l'esame.









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Redazione Universinet Magazine
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