ROMA-Dopo Cechov e Carver, minimum fax presenta i consigli di scrittura di un maestro della narrativa avventurosa: Jack London. E poi lavorate. Scrivetelo in tutte maiuscole: lavorate. Lavorate in continuazione. Imparate a conoscere questo mondo, questo universo; questa energia e questa materia, e lo spirito che attraversando l'energia e la materia traluce dal magnete alla Divinità. E con tutto questo voglio dire lavoro come filosofia di vita. Con frasi di questo genere, appassionate fino al lirismo e oneste fino alla brutalità, Jack London rispondeva alle centinaia di aspiranti scrittori che gli chiedevano suggerimenti. Il nuovo volume della collana filigrana raccoglie una selezione di queste lettere insieme ad articoli apparsi su riviste dell'epoca e a brani tratti dai suoi romanzi. Ne scaturisce un prontuario vivido e rivelatore, in cui London sintetizza con efficacia la sua tecnica e la sua poetica oltre a riflessioni e ammonimenti sulla difficile arte di scrivere, pubblicare e guadagnarsi da vivere scrivendo.
l'autore
Jack London (1876-1916), una delle figure più singolari della letteratura americana del primo Novecento, è autore di numerosi romanzi e racconti che ripercorrono i luoghi sacri dell’avventura come il Klondike della corsa all’oro o i Mari del Sud, ma che talvolta si lasciano andare a una vigorosa denuncia sociale: tra i più famosi Il richiamo della foresta (1903), Zanna Bianca (1906), Il tallone di ferro (1908) e Martin Eden (1909).