Pino Scaccia, inviato di guerra del TG1 in paesi come l’Iraq, Afghanistan e Croazia, racconta quanto é difficile per un giornalista cercare le fonti e quindi la verità: il fatto é che la verità assoluta, quella con la V maiuscola, non esiste… Proprio ieri tre colleghi di Al Arabia sono stati uccisi dalle forze americane, ancora non si sa bene il perché. Bisogna sottolineare che non esistonoconfini tra colleghi. Io sono stato un paio di volte dentro la redazione di Al Arabia, a Baghdad; non conosco i loro nomi, naturalmente spesso si conoscono le facce e ci si incontra sugli eventi – purtroppo in Iraq sempre tragici – tra le macerie dell’ultima autobomba. Io spero che non siano loro quelli che io conosco di Al Arabia.
Non ci sono distinzioni. Si é reporter, si va lì per raccontare, naturalmente ognuno dalla sua parte ed io ricordo la paura di Al Arabia proprio nei confronti delle truppe americane: perché certamente loro rappresentavano qualcosa di diverso dalla Verità occidentale.
Proprio questo vorrei sottolineare, che in fondo é l’argomento più difficile ma, per chi vuole fare questo mestiere, é l’argomento più importante: vorrei sottolineare le difficoltà – soprattutto in quest’ultima fase, ma, insomma, anche quando ero bambino, nelle guerre passate – di cercare le fonti e quindi la verità.
Non vorrei sconvolgervi ma la verità assoluta non esiste: esistono i fatti, ma non la Verità. Io ricordo dopo molti anni come esempio di quello che dico un episodio avvenuto in Croazia, a Carlovatz.
Si cercava di trasformare quella che ovviamente – come tutte – era una guerra spinta da motivi economici (Belgrado non poteva accettare di perdere la ricchissima Croazia e la ricchissima Dalmazia) in una guerra santa. Venivano buttati giù ogni giorno i campanili delle chiese cattoliche croate. E noi per giorni abbiamo enfatizzato a quello che era un obiettivo non certo nobile dei Serbi.
Poi un giorno appunto a Carlovatz, un vecchio mi fece notare una cosa: che sotto il campanile della chiesa c’era della dinamite.
Erano gli stessi Croati a buttare giù i campanili, per dare la colpa ai Serbi!
Quindi qual é il problema? Il fatto esisteva – il fatto é che il campanile é crollato. La Verità, invece, é un po’ più complicata da recepire. Io credo che la Verità non esista e che l’unico modo per un giornale serio di rappresentarla, di avvicinarvisi almeno, sia quello di mostrarne le due facce. In quel periodo al TG1 eravamo io e Remondino, per due anni praticamente fissi uno a Zagabria e l‘altro a Belgrado: quindi, rappresentando le due facce forse si riusciva ad offrire al telespettatore quegli elementi per arrivare ad un equilibrio della notizia.
Potrei raccontarvi – non per bravura ma per anzianità – moltissimi episodi di questo tipo…
NB: questo é solo un abstract dell’intervento di Pino Scaccia…
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