Al Politecnico di Torino varano gli esami incompleti. Ma di cosa si tratta?
Gran fermento alla facoltà di Ingegneria dell'informazione. Arrivano gli esami incompleti. Una vera novità introdotta dalla terza facoltà del Politecnico di Torino conosciuto come uno tra i più severi, che sta scatenando già grosse polemiche.
Uno studente d'ora in poi, può superare un esame anche se ha riportato una votazione inferiore a 18. Non è una bufala.
Pare infatti che il sistema sia stato già adottato in Francia nelle Grandes Ecoles e anche nei collegi inglesi con ottimi risultai e l'Italia, secondo il preside della facoltà Prof. Nandi- deve armonizzare i propri percorsi con i paesi europei come già in parte sta facendo con la riforma avviata.
Ma vediamo di cosa si tratta nei dettagli. Il consiglio di facoltà ha deciso nel mese di maggio, che anche quei ragazzi che hanno conseguito un voto non proprio positivo, al di sotto del 18, possono comunque procedere con gli studi. In sostanza durante il triennio gli studenti potranno utilizzare tre esami incompleti , quindi con una votazione non inferiore a 15/30, purchè la media complessiva non sia inferiore a 23.
Parliamo dei vantaggi? Arrivare prima alla agognata laurea.
Secondo il Preside Naldi un Paese moderno con una economia industriale, non può permettersi di avere quadri tecnici di alto livello che passano il loro periodo di maggior creatività in attesa di laurearsi. Questo sistema permette quindi di avanzare negli studi con regolarità, di non perdere tempo inutile e di non scoraggiare eccessivamente uno studente per un voto troppo basso che può essere recuperato.
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