Tra i banchi universitari presenti anche altri colleghi e numerosi infermieri, tutti in segno di dissenso
UniversiNet.it – Incredibile a Torino, un medico in pensione si iscrive ai test insieme al figlio per protestare contro il numero chiuso.
Si è presentato presso la Facoltà di medicina e Chirurgia di Torino per fare il test di ammissione, anche se lui, a 73 anni, la professione di medico l’ha già svolta e oggi è in pensione. Giancarlo Fiorucci, primario dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, oggi allergologo in un altro ospedale, ha voluto così protestare contro un test che giudica «poco sensato e inutile». A sostenere la prova c’erano in tutto 1.916 candidati (su 2.090 iscritti) per 312 posti e, tra i banchi, oltre a Fiorucci, anche altri medici e numerosi infermieri, tutti in segno di protesta. All’uscita il medico pensionato è il protagonista.
«Sono qui a fare il test insieme a mio figlio di 37 anni, Ugo, architetto da 15 anni ma innamorato della professione medica – spiega – per condividere questa esperienza con mio figlio, ma soprattutto per vedere se è vero che si tratta di un test inutile e con domande assurde o troppo difficilì». E dopo aver fatto il test nelle canoniche due ore, questo è il parere del medico: «le domande non sono così assurde e neppure troppo difficili per uno studente medio di un liceo italiano, ma del tutto inadatte a stanare nel candidato l’eventuale attitudine alla professione. È un test inutile, è come estrarre una pallina da un bussolotto, tanto vale abolirlo». Il figlio Ugo, in linea con le idee del padre, in realtà si augura di averlo passato, in quanto pronto a cimentarsi nella nuova eventuale avventura professionale: «non è un test difficile, ma comunque poco sensato. Spero comunque di avercela fatta».