La storia del periodo dell’armistizio in Italia è spesso un ricordo incerto e confuso, ma è anche la storia di eroi noti e meno noti che hanno combattuto per ciò in cui credevano. Uno di questi eroi è Mariassalto, un personaggio che ha scelto di lottare al fianco degli alleati dopo l’armistizio, staccandosi dalla Decima Flottiglia MAS di Junio Valerio Borghese.
Mariassalto, guidata dal capitano di vascello Ernesto Forza, divenne una delle prime unità della Marina Cobelligerante Italiana. Alcuni dei membri più noti dell’unità, come Antonio Marceglia e Luigi Durand De La Penne, erano stati prigionieri degli inglesi e sono stati rimpatriati nel 1944.
L’unità di Mariassalto combatté al fianco delle forze alleate, contribuendo in modo significativo a mantenere aperto il porto della Spezia. Hanno effettuato due operazioni di rilievo: la prima, denominata “QWZ”, ha portato all’affondamento dell’incrociatore pesante Bolzano e al danneggiamento dell’incrociatore Gorizia. La seconda operazione, chiamata “Toast”, mirava ad affondare la Aquila, che avrebbe dovuto diventare la prima portaerei italiana, per impedire che venisse affondata dai tedeschi, bloccando così l’ingresso del porto.
Un elemento chiave dell’unità Mariassalto era il reparto NP (Nuotatori Paracadutisti) del reggimento San Marco, che ha effettuato numerose operazioni di infiltrazione dietro le linee nemiche. Tra le loro missioni c’erano sbarchi e recuperi di informatori, rifornimento di materiali a gruppi partigiani e sabotaggi.
Il sottotenente Angelo Garrone fu uno dei leader più rappresentativi di questo reparto. Guidò molte spedizioni dietro le linee tedesche, compiendo atti di sabotaggio significativi per interrompere le linee di rifornimento nemiche.
Alla fine della guerra, gli NP furono il primo reparto alleato ad entrare in Venezia il 30 aprile 1945, dando battaglia ai reparti tedeschi che non avevano rispettato l’ordine di resa.
La storia di Mariassalto è un promemoria del coraggio e della determinazione di coloro che si sono schierati con gli alleati in un periodo di grande incertezza. Nonostante i numerosi ostacoli, hanno perseverato, giocando un ruolo cruciale nella resistenza contro le forze tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale.