Mahmood, Mara Sattei e Altri Big Boicottano il Concerto al Circo Massimo in Segno di Protesta: Bufera sul Capodanno di Roma.

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ROMA – La notizia dell’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno al Circo Massimo ha innescato un’ondata di polemiche e di solidarietà da parte di artisti di rilievo della scena musicale italiana. La decisione, ritenuta da molti una forma di censura artistica, ha spinto artisti del calibro di Mahmood, Mara Sattei, Giorgia, Emma Marrone e Lazza a esprimere il loro dissenso in modo pubblico e, in alcuni casi, a boicottare l’evento.

Mahmood e Mara Sattei ritirano la loro partecipazione Mahmood ha annunciato la sua decisione attraverso una storia su Instagram, dichiarando: “Ho aspettato fino all’ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura”.

Sulla stessa linea si è espressa anche Mara Sattei, che ha deciso di ritirarsi dal concerto: “Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anch’io non prenderò parte all’evento. Non trovo corretto impedire ad un’artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione”.

Giorgia: “La censura è l’inizio di un tunnel senza luce” Anche Giorgia, artista di spicco e conduttrice dell’ultima edizione di “X Factor”, ha espresso il suo disappunto. “La musica è espressione di libertà di chi la fa, ma anche di chi l’ascolta, che può scegliere se ascoltarla oppure no. La censura, la storia lo dimostra, non è mai una soluzione ma di solito l’inizio di un tunnel che non porta mai alla luce”. Le sue parole, condivise sui social, hanno alimentato il dibattito sulla libertà di espressione artistica.

Emma Marrone: “Un brutto gesto per la musica” Emma Marrone ha condiviso la sua posizione con un post su Instagram, esprimendo solidarietà a Tony Effe, con il quale aveva collaborato nel 2023 con la hit “Taxi sulla luna”. “Trovo che sia davvero un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma, privando un ragazzo di esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona e non ha fatto male a nessuno. Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell’arte in generale. Una forma di censura violenta che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony”, ha scritto Emma.

Lazza: “Odio l’Italia perché si sta bene soltanto se trovi un colpevole” Tra i più duri c’è Lazza, che ha pubblicato un lungo sfogo su Instagram. “Ogni volta che qualcuno del rap viene infilato in una situazione mainstream si cerca sempre di additarlo per qualcosa o farlo passare per coglione… Tony Effe è misogino, è violento, e non va bene. E anche Tony ve la metterà nel culo”. Lazza ha proseguito con un parallelo con il festival di Woodstock, dove la libertà di espressione era massima, per sottolineare come oggi si tenda a censurare tutto. Ha poi chiuso citando il brano “Ouver2re (Piano Solo)”: “Odio l’Italia perché si sta bene soltanto se trovi un colpevole”. L’esclusione di Tony Effe e le conseguenti reazioni degli artisti hanno diviso l’opinione pubblica. Da una parte, c’è chi supporta la scelta delle istituzioni, ritenendo necessario mantenere un certo livello di “decoro” nei grandi eventi pubblici. Dall’altra, c’è chi difende la libertà di espressione artistica e critica la censura, soprattutto quando colpisce un artista che ha una forte connessione con la città di Roma.La protesta pubblica e la defezione di artisti di primo piano come Mahmood e Mara Sattei potrebbero costringere gli organizzatori a rivedere le loro decisioni. Al momento, non sono giunte risposte ufficiali da parte del Comune di Roma, ma il dibattito è tutt’altro che chiuso. Con il Capodanno ormai alle porte, si attende di capire se verrà fatta marcia indietro o se la protesta porterà a ulteriori defezioni nel cast degli artisti previsti per la serata

 

Redazione Universinet Magazine
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