Copenaghen “Luisiana ” Museum with Marina Abramovic “Cleaner”

Share

Copenaghen – Già il viaggio da Copenaghen al Museo Luisiana di arte moderna e contemporanea, varrebbe il viaggio. UNa serie di piccole stazioni che ci ricordano quelle dei vechi trenini Lima, abbinate però a modernissimi treni ad alta velocità. In circa mezzora siamo arrivati Percorriamo il lungo viale circondato da perfetti prati alla “danese” ed eccoci davanti all’ingresso di una bella villa su 3 piani  bianca con la facciata ricoperta di edera. Siamo arrivati. Il museo si trova a Humlebæk, 35 minutri di treno da Copenaghen, e ospita solitamente da sei a dieci mostre annuali,

Museo Lousiana Copenaghen vista dalla terrazza
Museo Lousiana Copenaghen vista dalla terrazza

oltre ad avere una collezione permanente di 3.500 opere (di Giacometti, Asger Jorn, Picasso, Oldenburg tra gli altri). È stato fondato nel 1958 da Knud W. Jensen, che desiderava realizzare un museo dove i danesi potessero ammirare l’arte moderna, che a quel tempo non trovava spazio altrove.

Mostra Louisiana
Mostra Louisiana


Nella mostra antologica “Cleaner” della performer Marina Abramovic, è possibile immergersi nella sua arte prodotta negli ultimi 50 anni di carriera e partecipare ad alcune performance, che secondo l’artista permettono di far rinnovare le stesse opere d’arte facendole rivivere.
Interessante l’ingresso tra due statue tanto perfette da rivelarsi vere, in una specie di grottesco cambio della guardia e dove si è invitati a passare nello stretto passaggio tra i due individui nudi. Questo per ribadire che il corpo è alla base dell’arte occidentale. Altra esperienza praticabile è il sedersi di fronte a una sconosciuta e guardarla immobile negli occhi dopo aver lasciato orologio e cellulare in un apposito armadietto.
Il tempo e lo spazio si dilatano e gli occhi azzurri che ti fissano sembrano porti mille domande e zero risposte.
Maria la giovane danese che mi è stata assegnata dal rigido assistente alla performance, riesce a rimanere impassibile, io colpito dai suoi lineamenti cosi nordici e portatori di tante storie mi chiedo: “Avranno fatto cosi i nostri avi quando si trovarono davanti gli invasori normanni?” ci sarà stata una qualche comunicazione non verbale oltre o dopo l’incredibile violenza della battaglia e della conquista?
E’ incredibile quante informazioni si riescano a trasmettere senza parlare. Grazie Maria!
Ma questa è una altra storia.

Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet Magazine
Redazione Universinet

Read more

Local News