UniversiNet.it – La scuola italiana sta letteralmente crollando in pezzi. Oggi momenti di paura in uno dei più prestigiosi licei di Roma Sud, il Vivona dell’Eur in via della Fisica 14, a poche metri dalla sede della Confindustria. “Eravamo in Aula, il professore stava spiegando quando di colpo dopo uno scricchiolio sinistro di botto si è staccato l’infisso di una finestra.” racconta Alessandro, studente della IIIc, continua “i calcinacci e le aste dell’infisso sono finiti sui banchi, fortunatamente non hanno colpito nessuno”.
Nella scuola ci sono stati attimi di panico, secondo il Preside, la scuola costruita negli anni 60, con l’uso di molto vetro e cemento armato, soffre di gravi problemi strutturali, alcuni studenti segnalano che gli infissi in ferro di molte porte e finestre sono ormai comletamente arrugginiti e nella palestra piove.
Il Liceo è intitolato al latinista e poeta Francesco Vivona (1866-1936), docente presso le università di Messina e di Roma, noto soprattutto per la traduzione delle Lettere a Lucilio e dell’Eneide.
Nato alla fine degli anni Cinquanta, il Liceo Vivona ha visto cambiare a più riprese l’area del suo bacino d’utenza, anche in relazione alla forte espansione urbanistica degli ultimi quaranta anni: negli anni Sessanta era l’unico liceo classico di una vasta zona urbana che comprendeva, oltre all’Eur, i quartieri nati nell’immediato dopoguerra intorno alle direttrici di viale Marconi e di via C. Colombo; negli anni ‘70 il suo bacino di utenza si limitava all’Eur, essendo cresciute sensibilmente nel quartiere la densità abitativa e la presenza di giovani in età scolare; successivamente, il progressivo aumento dell’età media degli abitanti dell’Eur e la crescita esponenziale di nuovi quartieri esterni hanno di nuovo esteso il bacino di utenza del liceo fino a comprendervi Roma 70, Laurentino, Torrino, Mostacciano, Casal Palocco.