ROMA- Vediamo esattamente in cosa consistono il 3+2 ed i crediti universitari.
IL 3+2
Innanzitutto un nuovo schema “3+2”. I corsi vengono cioè suddivisi in più livelli. Un primo corso di laurea, primo livello, che dura tre anni e rilascia un titolo che permetterà già, per chi lo desidera, di iniziare un’attività lavorativa a tutti gli effetti, e altri due anni dopo i quali si consegue una laurea specialistica, secondo livello. E poi ancora un master e un dottorato.
I CORSI
I corsi sono raggruppati in classi: lo studente quando si iscrive sceglie tra 42 classi o corsi di laurea proposte al primo livello quello triennale. Una volta conseguita la laurea, lo studente potrà scegliere tra 104 classi proposte al secondo livello.
Ma veniamo adesso ai famosi “crediti”. Quanto vale un credito? E’ facile, equivale a 25 ore di lezione. Oppure 25 di studio individuale, esercitazioni o stage o una serie di altre attività che sceglierà l’ateneo: ricordiamo infatti che uno dei punti chiave della riforma è l’autonomia didattica di ogni singola università quindi ciascuna di queste stabilisce il “valore” di ciascun credito
I CREDITI
Il “montepremi” finale annuo è 60 crediti, cioè 1500 ore di lavoro. Il “superpremio”per arrivare alla laurea è 180 crediti, 300 (180+120) per la laurea specialistica e altri 120 per la specializzazione e per il dottorato.
La vera rivoluzione è che il sistema dei crediti permetterà una mobilità non solo tra i vari corsi e livelli ma anche tra le varie sedi in Italia e in Europa. In pratica chi vorrà potrà decidere se conquistare alcuni crediti in un’altra sede universitaria (sempre che questa riconosca quelli già acquisiti) o addirittura laurearsi in una sede diversa da quella in cui ci si è iscritti.
IL VOTO D’ESAME
Cosa non cambia? Il voto d’esame che sarà sempre espresso in trentesimi e che continuerà a misurare il livello di conoscenza e approfondimento di una determinata materia e la Tesi finale a conclusione dei cinque anni di studio. Dopo i primi tre il sospirato titolo di laurea si ottiene dopo una verifica stabilita da ogni singola università.
ALBI PROFESSIONALI
A questo proposito ogni Albo professionale ha istituito due sezioni. Una sezione “B” per i laureati “junior” cioè quelli che si laureano dopo tre anni, e una sezione “A” per i laureati specialistici, i laureati in cinque anni.
Coloro che possiedono la vecchia laurea possono stare tranquilli: verranno infatti inseriti di diritto nella sezione “A”riservata agli specializzati.
Se si possiede la vecchia laurea e non si è iscritti all’albo o all’ordine si può sostenere l’esame per entrambe le sezioni. Chi invece ha un Diploma di laurea o “laurea breve” può sostenere l’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo nella sezione riservata ai laureati iunior (tre anni).
Per accedere all’esame di Stato per le professioni di Geometra, Perito Agrario, Agrotecnico e Perito Industriale, occorrerà la laurea di tre anni e non più il solo diploma di maturità.
Per quanto riguarda gli Ordini degli Avvocati, dei Medici e Odontoiatri, Veterinari e Farmacisti, manterranno l’Albo unico.
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