di Renato Reggiani
UniversiNet.it – Gentile Ministro Fedeli, di colpo non andare a prendere un ragazzo di 13 anni a scuola è diventato reato. Questo lei ha detto in televisione. Ma allora devo autodenunciarmi e denunciare anche la mia povera mamma, pace all’anima sua, che dovendo lavorare alla enciclopedia Treccani a Roma, dalle 8.30 alle 17.00, mi lasciava uscire da solo da scuola sin dalla prima media, orrendo reato. Quali aggravanti denuncio anche che per rientrare a casa prendevo prima la pericolosissima linea B della metropolitana, poi scendevo alla stazione termini e salivo sulla ancor più malandata linea A. Tutto da solo e, qui credo scatterà l’ergastolo, portavo spesso con me il mio fratellino che frequentava le elementari.
Questa mia autocritica deve essere completa, signorMinistro, all’epoca neppure avevamo un cellulare per essere rintracciabili o richiedere soccorso.
Sono sopravvissuto. Ricordo con immensa gioia quelle passeggiate in inverno e primavera, la sosta per comprare le rondelle di liquerizia, gli occhi sbarrati davanti alla vetrina dei dischi e la pizza bianca del “Mago della Pizza”che di nascosto ci dividevamo tra fratelli dopo averla pagata 150 lire e le olive verdi e dolci , come sono solo i ricordi, del venditore di “Fusaje all’ingresso della Metro.
Lei ora mi dice che i miei genitori sarebbero stati dei criminali. Mi dispiace non lo accetto. Faccio obiezione ad una interpretazione della legge tardiva e che, sembra tanto uno scaricabarile all’italiana. I genitori devono essere liberi di valutare, in base alle circostanze, al comportamento ed alla zona in cui abitano, se i propri figli a 13 anni siano liberi o meno di uscire da soli da scuola per tornare a casa.
Forse anche grazie a quelle precoci esperienze di viaggi e passeggiate in città, ho avuto la fortuna di viaggiare molto nella mia vita e di lavorare all’estero, lo sa che in Olanda i bambini, tutti i bambini a partire dalle elementari vanno a scuola da soli? Vanno o a piedi o in bicicletta, incontrandosi agli angoli delle strade in gruppetti di 4 o 5 amici e poi, pioggia, veno o freddo vanno a scuola.
Lei ministro conosce l’enorme valore educativo di scoprire l’autonomia? Conoscono i suoi esperti l’immenso valore per la salute di passeggiare e camminare per andare a scuola?
Il compito di voi politici dovrebbe essere quello di garantire la sicurezza nelle strade, di garantire mezzi pubblici efficienti e non di rinchiudere i giovani italiani in una prigione di regole.
Ho finito, sono colpevole, non sono pentito. Grazie mamma.