di Renato Reggiani
SEUL – La Corea del Nord sta riutilizzando centinaia di vecchi jet da combattimento per trasformarli in droni kamikaze, come parte del suo programma di modernizzazione militare, secondo un veterano analista dell’intelligence, Choe Su-ryong, ex agente del Servizio Nazionale di Intelligence (NIS), intervistato dalla stampa della Corea del Sud ha raccontato di un vasto programma di trasformazione di aerei da combattimento sovietici, in particolare della serie MiG, in droni armati per attacchi kamikaze. Il loro obiettivo principale sarebbe colpire le strutture industriali e infrastrutturali della Corea del Sud.
La Corea del Nord possiede oltre 400 jet MiG, dal MiG-17 degli anni ’50 al MiG-29 degli anni ’80. Tuttavia, molti di questi aerei sono obsoleti e non sono più funzionali come aerei da combattimento tradizionali. A differenza dei droni militari tradizionali che possono essere controllati a distanza, i droni suicidi sono progettati per schiantarsi contro un obiettivo ed esplodere. In base al tipo di UAV, possono montare diversi tipi di esplosivi e missili.
Come mostrato dalla guerra in corso in Ucraina, si è rivelato decisivo l’utilizzo di droni in scenari di guerra:ma c’è di più, La Corea del Nord potrebbe anche utilizzare la sua flotta di droni per operazioni “false flag”, anche come provocazioni in tempo di pace per destabilizzare il governo di Seul.
Il Presidente Yoon Suk Yeol ha esortato i ministri competenti a rafforzare le misure difensive della Corea del Sud, identificando siti di reattori nucleari, complessi tecnologici e reti di comunicazione nazionale come potenziali bersagli per attacchi nordcoreani.