La Corea del Sud convoca l’ambasciatore russo dopo il patto Mosca-Pyongyang: rischio di una terza guerra mondiale?

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SEOUL – La Corea del Sud ha convocato l’ambasciatore russo per esprimere una ferma protesta contro il recente accordo di cooperazione militare tra Mosca e Pyongyang. Il primo vice ministro degli Esteri sudcoreano, Kim Hong-kyun, ha esortato la Russia a interrompere immediatamente la collaborazione militare con la Corea del Nord, sottolineando l’inquietudine di Seoul per la sicurezza regionale.

Il nuovo trattato, firmato dal presidente russo Vladimir Putin e dal leader nordcoreano Kim Jong-un, prevede che ciascuna delle due nazioni fornisca all’altra “tutti i mezzi” a disposizione “senza indugio” in caso di guerra. Questo sviluppo ha allarmato non solo la Corea del Sud, ma anche altri attori internazionali, preoccupati per l’espansione della cooperazione militare tra due regimi storicamente inclini a comportamenti provocatori.

Le relazioni tra Corea del Sud e Russia erano già tese a causa della guerra in Ucraina. La Corea del Sud ha partecipato alle sanzioni internazionali contro Mosca, e la situazione è peggiorata con l’aumento delle provocazioni militari nordcoreane sostenute da Mosca, in contrasto con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

L’incontro tra il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, e il suo omologo sudcoreano ha evidenziato le profonde divergenze tra i due paesi. La Corea del Sud ha chiesto che la Russia agisca in modo responsabile per prevenire ulteriori escalation, ma l’interesse russo per il sostegno nordcoreano nella guerra in Ucraina sembra prevalere.

Questo sviluppo potrebbe avere conseguenze drammatiche per la sicurezza globale. La stretta collaborazione tra Russia e Corea del Nord mina gli sforzi di non proliferazione nucleare e potrebbe innescare una serie di risposte militari nella regione, aumentando il rischio di conflitti su larga scala. La Corea del Sud, sostenuta dagli Stati Uniti e da altre nazioni alleate, ha rafforzato le misure di difesa e continua a monitorare da vicino le attività militari della Corea del Nord e della Russia.

Il Cremlino ha rinunciato a frenare il riarmo nucleare e convenzionale della Corea del Nord in cambio della fornitura di armi e proiettili per la guerra Ucraina. L’apertura di un terzo fronte di guerra, dopo Ucraina e Gaza, per la coalizione occidentale in Corea riporterebbe le lancette al 1955 ma con molte piu potenze nucleari coinvolte: Corea del Nord Russia, USA e Cina ed anche l’Italia ha recentemente rinnovato e potenziato la sua collaborazione militare con il Giappone schierando i nostri caccia più avanzati nelle basi giapponesi in funzione di monitoraggio e difesa delle frontiere e presto la nostra portaerei Cavour sarà nel Mar del Giappone tra Seoul e Osaka.

Renato Reggiani
Renato Reggiani
Romano, giornalista, esperto di comunicazione ecosostenibile, designer. Ho il cuore diviso tra l’Italia e l’Oriente dove ho studiato e lavorato a Dubai, ora copro l'area sud Pacifico, mi divido tra Dubai, Tokyo e Seul, ho studiato a Rotterdam con il programma Erasmus per imprenditori. Ho collaborato con giornali, agenzie e tv. Ho depositato due brevetti per migliorare la sostenibilità green delle nostre città. Ho fondato l’Associazione Frontiere della Comunicazione per insegnare il cinese e l'inglese ai bambini delle scuole elementari italiane. Fulminato sulla via di San Francisco dalla Maker Faire, ho collaborato e curato l’area agricoltura digitale per 2 edizioni. Ho collaborato con la facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma e il Politecnico di Milano facoltà di Architettura a Piacenza. Premiato a Copenaghen per la Corporate Social Responsibility, non ho ancora visto la sirenetta. Cambiare il mondo si può, un articolo alla volta.

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