Sarebbe bello poter riaprire in sicurezza le scuole, sarebbe un sacrosanto diritto per gli studenti. Sarebbe bello vivere in un paese senza una epidemia letale in corso e che non procede con provvedimenti casuali, che sembrano dettati più dall’interesse politico che dalla scienza.
Questo chiedono i ragazzi dei coordinamenti in tutta Italia: riaprire le scuole ma solo se in sicurezza!
Non vi sembra di aver già vissuto questa situazione ad Agosto e Settembre? In Italia i casi erano vicini allo zero, mentre in Spagna, Germania, Austria, Inghilterra e Croazia i numeri già facevano paura. Anche allora confidando in chissà quale immunità o misteriosa “ricetta italiana” per contenere i contagi, si è deciso di riaprire più o meno tutto, più o meno ovunque. Un “Milano non si ferma” alla ennesima potenza.
Risultato, nonostante i sacrifici di Ottobre, Novembre Dicembre e Gennaio, l’Italia è a 20.000 contagi al giorno ed anche zone “Gialle” come il Veneto sono allo stremo con l’epidemia che uccide e si propaga come mai e più di prima.
Ognuno tira la coperta dei fatti dove gli è più comodo: il ministro argomenta che ” se si chiude la scuola si deve chiudere tutto”, vero ma totalmente impraticabile; altri ricordano la dispersione scolastica, piaga italiana con un vergognoso 13% anteCovid ed ora salita forse al 20%. Altri sul diritto degli studenti alla cultura e cosi via. Peccato che le pur sicurissime scuole, nulla possono fare su quello che accadrà prima o dopo dell’apertura dei cancelli.
I fatti sono questi: abbiamo alcune nuove varianti letali di Covid cd “variante inglese e sudafricana” che si stanno espandendo in Italia e che dai primi studi sembrano essere fino a 10 volte più contagiose del Covid19 originario. Queste nuove varianti sembrano poi infettare di più i ragazzi e gli adolescenti che una volta contagiati, lo trasmetteranno in famiglia.
Riaprire adesso le scuole in presenza è una scelta sbagliata, pericolosa e temiamo che ci porterà in meno di due mesi ad una situazione di tipo inglese o tedesco, costringendoci ad un nuovo Lockdown duro e totale.
Prima la salute dei ragazzi e di chi lavora, poi il diritto allo studio e poi l’economia. Questa è la gerarchia dei valori che dovremmo seguire e non scambiarli di posto in base alle necessità.
L’unica soluzione sarebbe stata avere già disponibili abbastanza vaccini per vaccinare tutti gli studenti e docenti, cosa suggerita da diversi scienziati e studiosi di etica ma per impreparazione e per la solita “furbizia italiana” si è pensato a fare il minimo indispensabile e a tenere il portafoglio ben chiuso in attesa di mirabolanti e poco costosi “vaccini italiani”, accapigliandosi su come spendere i miliardi degli aiuti promessi ( sic…) dall’Europa…. Come l’orchestra del Titanic che suonava mentre la nave affondava i nostri governanti si sono lanciati sul miraggio di quasi 300 miliardi di euro da spendere con la bava alla bocca, dimenticandosi dell’unica priorità: acquistare vaccini per immunizzare subito studenti e lavoratori. Solo cosi si sarebbe potuta riaprire la scuola e fatto ripartire il paese.