(teoria: prof. Lucia Pomello; laboratorio: prof. Huu Le Van) Caratteri generali: quest’esame è diviso a metà fra due docenti, nel senso che la prof. Pomello prepara gli studenti alla parte scritta e presenzia solo a quella, mentre il prof. Le Van fa attività di laboratorio ed esamina, da solo, gli studenti all’orale. Il corso della Pomello, con sei ore di lezione settimanali, si è tenuto nel primo semestre di quest’anno ed era volto a fornire un’infarinatura generale sul concetto di programma – ovvero: posto un problema, come svilupparlo in un algoritmo -, sulla creazione di programmi al computer e sul linguaggio da usare; quello standard è il Pascal, molto didattico, fatto apposta per chi è alle prime armi con la programmazione. Purtroppo, la prof. si limita quasi esclusivamente ai testi, che segue pedissequamente e per questo chi pone domande extra, difficilmente ottiene soddisfazione. C’è di buono che durante i compitini – uno a metà, l’altro a fine corso – è tranquillissima e consente un certa libertà di manovra a chi cerca l’aiuto del compagno vicino. Ogni prova dura tre ore e comprende quattro domande, tra cui qualche esercizio. La votazione va da 18 a 30 e per accedere al secondo compitino è necessario aver passato il primo. Sono facoltativi, ma è consigliabile farli per capirci qualcosa nella materia. Laboratorio: una volta alla settimana, due ore con Huu: computer collegato, il prof. proietta sullo schermo esempi dei programmi illustrati a lezione dalla Pomello, distribuendo, fortunatamente, delle fotocopie (che quest’anno ha avuto la bontà di lasciare anche nella copisteria Microfutura di via Venezian, 25, dove si possono ancora trovare). Il prof. è in gamba, spiega discretamente e si vede che è molto preparato. Alla fine di ogni lezione, poi, assegna dei compitini: programmini da fare in laboratorio e consegnare entro una settimana. Problema: il laboratorio di Informatica è in via Comelico 39, lontano dalle aule in cui si tengono normalmente le lezioni ed è pure mal gestito: i terminali sono insufficienti e, per di più, sempre occupati, soprattutto da chi naviga su Internet, spesso per divertimento! Si rischia, così, di dover aspettare anche due ore, visto che non vi è alcuna possibilità di prenotarsi, nè vi sono liste d’attesa. Non è neanche possibile rivolgersi a qualcuno per scacciare gli usurpatori, poiché si dovrebbe dimostrare che quello che stanno facendo non glielo ha assegnato il prof. Comunque, una volta conquistato il terminale e fatto il compitino, si consegna direttamente col computer sul file del prof: digitando una riga di comando, glielo si spedisce. Se non si ha dimestichezza con l’informatica, queste non sono cose semplici, per cui è fondamentale prestare il massimo dell’attenzione alle lezioni del prof. Libri: 1)Moscato-Ornaghi, Linguaggi di Programmazione I, ed. Città Studi; 2)Moscato-Ornaghi, Elementi di Semantica, ed. Città Studi. Sono due testi fondamentali, da considerare il Vangelo perché sono quelli che la prof segue alla lettera. Per completare la preparazione, poi, se si vuole, va bene un qualsiasi manuale di Pascal e tutti i libri che trattano di informatica. All’appello: c’è Huu che dà inizio alla prova, chiedendo la dimostrazione del progetto che il candidato ha scelto tra quelli che egli stesso propone, esponendoli nelle bacheche della facoltà, ogni due mesi. Gli studenti scelgono il progetto dell’appello a cui intendono rispondere, lo svolgono e lo portano all’esame orale, direttamente, dove il prof lo fa provare. A dire il vero, Huu è un po’ lunatico, anche se, quando ha voglia, aiuta con qualche domanda in più. Comunque, ciò che conta è il progetto: se va bene quello, il prof pone una domandina orale e l’esame è passato. Tempo: se lo tenti, una settimana; se studi, tre. Difficoltà: nel caso si possieda già una base, è una passeggiata, altrimenti è necessario studiare un po’: 6. Gradimento: dal momento che ciò di cui tratta quest’esame è esclusivamente la base iniziale dell’informatica, non è molto interessante: se non sai nulla, non ti forma; se hai delle conoscenze, non ti soddisfa: 5. Consigli poiché il corso prepara per il Pascal versione standard, quello base-base, un consiglio potrebbe essere quello di studiarsi un Pascal in versione più aggiornata di quella che danno i prof: tutti usano il Turbo Pascal. Appelli in un anno: uno al mese. Iscritti per appello: circa 80. Percentuale promossi: 80% . Costo: Linguaggi di Programmazione I, 19.000 lire; Elementi di Semantica: 21.000. Per quanto riguarda, poi, i libri che si prendono per completare la preparazione, in generale, quelli di informatica non sono molto cari, il costo si aggira sulle 30.000 lire l’uno. Pagine: un centinaio. Propedeuticità: non è obbligatorio sostenerlo per primo, ma conviene farlo, perché è la base. Reperibilità libri: entrambi i Moscato-Ornaghi sono disponibili al prestito dell’Isu di Città studi , in via Valvassori Peroni 21. Attenzione: con la riforma dell'università il programma d'esame é mutato, consultatelo in facoltà prima dell'esame |
informatica: programmazione i
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