UniversiNet.it – Ecco il testo ufficiale della Riforma Universitaria, come fornito da Palazzo Chigi. Leggi il testo della riforma dell’università del ministro Gelmini.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 9,40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Ministro Altero Matteoli, a norma dell’art.8 della legge n.400 del 1988, quale Ministro più anziano.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini, un disegno di legge per la riforma del sistema universitario. Si tratta di un provvedimento incisivo ed organico, che interviene sui nodi cruciali del sistema: l’accentuazione dell’autonomia responsabile degli Atenei; strutture di governo e di organizzazione più snelle ed incisive; meccanismi di finanziamento basati sul merito e sulle valutazioni; nuove norme sul reclutamento dei docenti e relativi diritti e doveri. In particolare vengono ridefiniti organi ed articolazione interna delle Università, previste fusioni e federazioni di Atenei anche a fini di razionalizzazione delle sedi e delle strutture, nonché la programmazione triennale del reclutamento del personale accademico. Il disegno di legge prevede una delega al Governo per l’introduzione di meccanismi premiali, per la razionalizzazione della normativa contabile, per la valorizzazione e qualificazione delle attività didattiche e della ricerca del personale. Sarà richiesta una valutazione a posteriori delle politiche di reclutamento e verrà rivista la normativa in materia di diritto allo studio. Viene prevista, tra l’altro, l’istituzione di un Fondo speciale per il merito, finalizzato ad incoraggiare eccellenza e merito dei migliori studenti tramite l’erogazione di borse di studio e la garanzia su prestiti d’onore. Al fine di rendere comprovata e meritevole la qualificazione scientifica del corpo docente, il disegno di legge prevede infine l’istituzione dell’abilitazione scientifica nazionale, che costituirà requisito essenziale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori.
E’ stato poi approvato, su proposta dal Ministro della giustizia, Angelino Alfano, uno schema di decreto legislativo che, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge n. 69 del 2009 in materia di processo civile, riforma la disciplina della mediazione finalizzata alla conciliazione di tutte le controversie in materia civile e commerciale,con obiettivi di deflazione e di diffusione della cultura del ricorso a soluzioni alternative. Lo schema di decreto, inoltre, adegua la legislazione ad alcune norme comunitarie che disciplinano la mediazione. Il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni parlamentari per il parere.
Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dei Ministri degli affari esteri, Franco Frattini, della difesa, Ignazio La Russa, dell’interno, Robero Maroni, della giustizia, Angelino Alfano, e dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti:
– un decreto-legge per assicurare la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, nonché prorogare la partecipazione di personale delle Forze armate e delle Forze di polizia alle missioni internazionali. Viene inoltre prorogato di un anno il mandato dei componenti in carica del Consiglio centrale interforze della rappresentanza militare (COCER);
su proposta del Presidente del Consiglio:
– uno schema di regolamento di semplificazione e riordino della disciplina e delle procedure di erogazione dei contributi in favore della stampa e delle imprese radiofoniche e televisive di informazione, materie che sono state oggetto, negli anni, di un frammentario intervento legislativo. Le innovazioni più significative riguardano la modifica dei criteri di calcolo del contributo alla stampa, sostituendo la tiratura con le copie effettivamente distribuite per la vendita; l’introduzione di una serie di misure a favore dell’occupazione nel settore giornalistico e nelle agenzie di stampa: l’introduzione del criterio del riparto proporzionale dei fondi. Lo schema sarà trasmesso al parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni competenti.