ROMA-Nell'intervista consigli e trucchi per le matricole.
-Preside, quali sono i consigli che darebbe ad una matricola iscritto a Giurisprudenza?
Il vero problema che hanno le matricole è quello di non lasciarsi trascinare dall’idea che, essendo i primi esami a maggio, ci si iscriva a novembre ma si cominci a studiare molto tardi poiché non si ha lo stimolo dell’esame imminente.
Il problema della matricola, è essenzialmente psicologico, ha fatto la maturità a Luglio, si iscrive in estate, ma viene da una scuola in cui è abituato ad avere i compiti, a studiare giorno per giorno, vede l’esame lontano e rimanda di giorno in giorno l’inizio dello studio e poi arriva in primavera. Ma a questo punto non ce la fa più a prepararsi come si deve per gli esami.
-Alcuni si iscrivono alla Facoltà di Giurisprudenza perché spaventati dalle facoltà scientifiche, salvo poi abbandonare gli studi dopo aver perso anni di studio e fatica sui testi di diritto. Cosa pensa di questo fenomeno?
Non è vero che le nostre materie siano più facili di altre. Studiare bene Diritto Privato non è più facile che studiare bene Analisi Matematica. Non bisogna lasciarsi illudere dal fatto che, sebbene la nostra scienza usi il linguaggio comune, sia facile capire i nostri testi di studio. Uno studente legge il testo d’esame e pensa: “questo è facile…”, salvo poi arrivare all’esame ed accorgersi di non aver capito.
-Quali materie consiglia di sostenere per prime?
Secondo me il vero consiglio è questo: fino a Marzo studiarle tutte. Le ripeto poi una frase che suggerisco spesso anche ai figli dei miei amici che studiano Giurisprudenza: “La giornata si compone di ventiquattro ore, otto o nove si dorme, due si mangia, ne restano almeno tredici o quattordici. Nessuno è in grado di trovarsi degli svaghi che gli permettano di divertirsi quattordici ore al giorno.
Ora questo periodo in cui non ci sono esami, se uno dedica cinque o sei ore allo studio e allo studio di tutte le materie parallelamente, ha tutto il tempo che vuole per divertirsi; io giocavo a pallone due ore al giorno. Secondo me la cosa utile fino a Marzo è di seguirle tutte, per poi orientarsi verso quelle che si sentono più affini.”
Però non si può dire:“adesso studio solo queste materie e le altre le studierò d’estate”, perché così già si parte con il ritardo, e allora poi ci si deve accanire per recuperare, si studia male, sorge l’esigenza terribile di fare un esame al mese.
Insomma, il primo anno sono cinque esami, se ci si organizza cominciando a studiare da Novembre, e si ha una volontà ed una intelligenza media, si è in grado di fare tre esami a giugno e due ad Ottobre ed allora il secondo anno, di nuovo si può procedere così.
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