di Renato Reggiani
Universinet.it – Fare l’orto è bello. Meglio se in città o sul terrazzo. Complici la voglia di Green dei Millennials e i venti di guerra che spirano in Europa e gli aumenti vertiginosi di frutta e verdura, tra gli italiani è Ortomania. Coldiretti nella sua più recente analisi stima che il 44% degli italiani vorrebbe iniziare a coltivare un orto. I coltivatori urbani sono le nuove star di Instagram o Tik Tok seguite da centinaia di migliaia di followers.
L’orto moderno è una invenzione italiana, probabilmente sorta nel Nord Est. Piccoli appezzamenti di terra iniziarono ad essere coltivati sia per sussistenza che per migliorare il sapore dei cibi attraverso le cosiddette piante aromatiche, delle erbe spontanee che abbondano nel mediterraneo come basilico e rosmarino. Piccoli orti dietro alle chiese o conventi, racchiudevano in pochi metri quadrati millenni di esperienza contadina, crescere di più con meno risorse, crescere meglio per mangiare meglio e per stare bene.
Iniziare a coltivare è un’ottima iniziativa per il portafogli, la salute e l’ambiente. Non pensate che sia necessario possedere tenute o giardini. Oggi coltivare è possibile per tutti, in terrazza, giardino ma anche in casa grazie alle tecnologie.
Coltivare la città con gli stessi metodi e sistemi usati in campagna non è possibile né auspicabile. L’orto domestico o urbano è prima di tutto educativo, permette di recuperare il rapporto che spesso si è perso con quegli esseri viventi, le piante che per molti sono invece un prodotto industriale e basta.
1 – Datevi un obiettivo realistico, inutile pensare di coltivare grano o riso… almeno per i principianti. Iniziate dall’insalata o dalle erbe profumate. Basilico, Rosmarino, Rucola, Prezzemolo, possono offrire un contributo di profumi e salute a tanti vostri piatti e magari anche un bel sugo al pesto. E sono molto facili da coltivare. Scegliete contenitori grandi, e per le patate o i pomodori, se proprio volete esagerare, potete usare anche direttamente i sacchi del terriccio
2 – Le piante in vaso o in cassoni di legno rialzati poggiati in giardino crescono meglio, saranno più sane e più resistenti alle malattie ed ai parassiti. Non sarebbe bello vedersi mangiare l’insalata da una pattuglia di lumache affamate.
3 – La dimensione conta! Inutile voler coltivare patate o pomodori in un vasetto di pochi centimetri. Usate i vasi più piccoli per le insalatine e le erbe aromatiche come il basilico o il prezzemolo. Per una pianta di pomodori o peperoni aleno 25 cm di diametro e 30 di altezza (più grande è meglio), perché soprattutto in estate un vaso più grande aiuta a mantenere una certa umidità e non fare seccare o soffrire le piantine tra una innaffiatura e la successiva. Un consiglio, se possibile, usate un sistema di irrigazione automatica, ce ne sono per rubinetti ma anche adatti ad un serbatoio d’acqua da esterno o ad energia solare. Vi permetterà anche di andare in vacanza senza dover implorare il portiere o gli amici di provvedere ad innaffiare per voi.
4 – Partite al momento giusto. Inutile seminare pomodori o basilico se ancora le temperature notturne scendono sotto i 10 gradi. I semi o le piantine rischierebbero di venir bruciati dal freddo. Potete però usare vasetti di plastica o altri contenitori per coltivare in casa le piantine che tra uno o due mesi trapianterete all’esterno. Meglio ancora per un orto veramente sostenibile riusare i tanti contenitori in plastica che gettiamo ogni giorno: vasetti dello yoghurt, scatole di mozzarelle o anche bottiglie di plastica, se forati sul fondo, saranno ottimi vasi per la nursery del vostro orto da record.
5 – Ne uccide più la troppa acqua che la siccità. Proverbio antico ma attualissimo, ricordatevi di mettere sempre sul fondo di ogni contenitore del vaso o contenitore del vostro orto del materiale drenante come argilla espansa, perlite o cocci di terracotta… se proprio non avete altro usate de polistirolo tritato con le mani.
6 – Esistono in vendita ottimi terricci professionali per fare l’orto. Considerate l’investimento, perchè un buon terriccio è una assicurazione sui risultati delle vostre coltivazioni. Potete però anche riciclare del vecchio terriccio presente in vasi o recuperato, semplicemte mischiandolo con un terriccio di buona qualità.
7 – Amica Ape e insetti buoni. Le api e tanti altri insetti volanti diventeranno i vostri migliori amici perchè impollineranno i vostri pomodori, peperoni o melanzane. Per attrarle ricordatevi di piantare un “miscuglio di semi per farfalle” nei vasetti avanzati. Anche il colorato “Nasturzio”, il “tagete” o la camomilla aiuteranno a difendere le vostre piantine e rendere più bello il vostro orto. Potete anche costruire degli “hotel” per insetti buoni incollando tra di loro una ventina di cannucce lunghe almeno 15 cm.
8 – Piantine o semi? Dipende dalla fretta e dalla esperienza che avete. Probabilmente avete già in casa qualche confezione di fagioli secchi interi, che potreste usare come semente. Mettete i fagioli in un contenitore pieno d’acqua, per almeno tre ore, poi eliminate quelli che galleggiano e riponete i restanti in mezzo a dei fogli di carta assorbente e ricordatevi di bagnarla spesso. Dopo tre o quattro giorni, aprendo la carta vedrete che molti fagioli hanno germinato. Piantateli subito in vasi all’esterno, coprendoli con un paio di cm di terra. I fagioli si “consociano”, altra parola magica con i pomodori ma anche con tante altre coltivazioni perché aiutano a fissare l’azoto e renderlo biodisponibile. E vedrete che soddisfazione vedere come si arrampicano e dopo qualche mese raccoglierli.
Lo stesso potrete fare con una patata “cicciata”, dividetela in 4, fatela asciugare per qualche ora e poi seminatela a circa 3 cm di profondità.
Ogni peperone maturo contiene oltre 150 semi che potete usare dopo averli fatti asciugare per 2 o tre giorni.
9 – Un orto sul terrazzo o in giardino, attrarrà anche molti insetti famelici che consiglio di rimuovere manualmente oppure usando come prevenzione per molte malattie fungine “l’Olio di Neem”, un alleato fondamentale per le coltivazioni biologiche domestiche.
10 – Usate Internet per documentarvi, ma diffidate dalle scorciatoie. Non è vero che si può coltivare dentro una “banana” o che è possibile crescere le rose infilandole in una mela. Sono tanti i filmati acchiappa click che vi faranno solo perdere tempo. Se poi avete fretta e volete ridurre i rischi di fallimento, invece di partire dai semi usate le piantine che oramai si trovano in ogni garden center. Meglio di tutte le piantine innestate: un capolavoro di saggezza contadina. Usare una pianta che resiste a tutte le malattie e innestarla con una seconda che produce frutti succulenti, soluzione geniale.
Coltivare gli orti urbani è una attività che riqualifica interi quartieri, migliora la socialità e responsabilizza i cittadini, li rende orgogliosi e spesso fa aumentare anche il valore economico degli immobili.
Non è raro a Roma o Milano vedere offerte commerciali di palazzine con “Orto annesso”, una volta si sarebbe pubblicizzata la piscina o il campo da tennis condominiale.
Coltivare la città vuol dire coltivarla ovunque sia possibile, riempiendo e risanando ogni spazio anche il meno accogliente l’ “agritecture”, parola usata negli USA che coniuga agricoltura e architettura sostenibile rende bene il concetto. Con poca spesa ogni palazzo potrebbe essere trasformato in un bosco verticale come il pluripremiato edificio milanese dell’Architetto Stefano Boeri.
Esistono orti “Inclusivi” verticali su ruote, come quelli della italiana Biopic.it, con cui è possibile coltivare comodamente ogni terrazzo o spazio condominiale, sviluppando la coltivazione in cassetti sovrapposti. In questo modo anche chi non può piegarsi facilmente può coltivare mettendo il cassetto su di un tavolo.
L’obiettivo dell’agricoltura urbana o Smart Urban Farming oltre che il risparmio è proprio quello di recuperare un contatto con la natura e avere il pieno controllo su almeno una parte di quello che mangiamo ogni giorno.
Nelle città olandesi e tedesche, neppure il clima rigido, ha impedito la creazione di una fittissima rete di orti urbani che nel caso di Amsterdam sono a loro volta diventati una meta turistica. In Italia abbiamo un clima che permette nelle aree non di montagna, di coltivare quasi tutto l’anno in maniera assai semplice anche il più piccolo appezzamento di terra.
A Milano, Roma, Torino, sono tante le aree urbane dismesse che vengono affidate ai cittadini per usarle per le coltivazioni domestiche.
Quello che occorre superare è una visione “arcaica” dell’orto e prevedere già nei bandi di assegnazione i fondi necessari per garantire irrigazione e sistemi di controllo remoti. Piccoli investimenti che garantiranno il successo degli sforzi dei cittadini, troppo spesso costretti ad arrendersi di fronte alla siccità estiva delle nostre città.
Tutti possono coltivare anche in casa, e per tutto l’anno, grazie ad appositi sistemi a lampade LED a basso consumo che permettono di coltivare ovunque. Tante le soluzioni innovative proposte anche dalle startup italiane in tutto il mondo. In futuro, potremo crescere anche in casa fino a 6 raccolti all’anno di cereali grazie a tecniche a LED come lo speed breeding (semina velocizzata) e centinaia di altre piante utili per l’alimentazione umana e di piccoli animali da allevamento.
Riscoprire la terra, osservare fenomeni meravigliosi come la germinazione, la crescita, la fioritura di una pianta. Imparare che le piante sono esseri viventi e che devono essere accudite, percepite nei loro bisogni essenziali di luce, acqua e terra. Godere e raccogliere i frutti al termine del ciclo vitale delle piante. Infinito spunto per l’educazione ambientale dei nostri ragazzi e ragazze. Fare un Orto è partecipare al ciclo della vita. Che aspettate?