Los Angeles – Contro tutti, contro i sondaggi, contro i network, contro i giudici. La grande vittoria di Donald Trump, infatti, è stato sostenuto da un’ampia base elettorale che ha incluso non solo i tradizionali gruppi di elettori repubblicani, ma anche settori delle minoranze, in particolare tra la comunità latina e gli uomini afroamericani, che in passato avevano mostrato più cautela verso il messaggio politico di America First.
Molti votanti delle minoranze hanno riconosciuto in Trump una figura che promette stabilità e sicurezza economica, aspetti particolarmente rilevanti in un contesto di incertezze globali. Trump ha puntato su un’agenda di “America First” che privilegia gli interessi economici nazionali, incluse misure per sostenere il settore manifatturiero e l’industria energetica, promettendo nuove opportunità lavorative. Questa narrativa ha risuonato in particolare tra i lavoratori delle comunità latine e afroamericane, che hanno percepito il messaggio come un’opportunità di crescita per loro e le loro famiglie.
Un altro elemento che ha giocato a favore di Trump è stato il suo impegno a ridurre le tasse, presentandosi come il candidato che supporta l’imprenditoria e promuove un sistema fiscale più favorevole per chi investe e crea lavoro. Questo approccio è risultato attraente per una porzione crescente di elettori latinos e afroamericani, molti dei quali lavorano come autonomi o gestiscono piccole imprese. La promessa di Trump di limitare le regolamentazioni statali ha convinto molti elettori che la sua politica potesse favorire la loro crescita economica e imprenditoriale.
Un’altra chiave del successo di Trump è stata la sua critica al “politically correct” e il suo sostegno alla libertà individuale, un messaggio che ha attratto un numero significativo di elettori afroamericani e latini, stanchi di sentirsi etichettati. Trump ha spesso sostenuto che il vero potere dovrebbe tornare ai cittadini, svincolati da ideologie che, secondo lui, limitano le libertà individuali. Questo messaggio è stato recepito positivamente da coloro che si sentono spesso costretti dalle politiche identitarie e dalle divisioni
Molti elettori di minoranza vedono in Trump una figura fuori dagli schemi, che rappresenta un’alternativa allo status quo politico di Washington. Le sue promesse di “drenare la palude” e combattere l’establishment lo hanno reso un candidato interessante per coloro che non si sentono rappresentati dai politici tradizionali. Trump ha saputo comunicare un messaggio diretto e accessibile, anche attraverso i social media, attirando elettori giovani e disillusi dalle élite politiche.
La comunità latina ha rappresentato una sorpresa elettorale, in quanto molti hanno appoggiato Trump nonostante le sue precedenti posizioni dure sull’immigrazione. Trump ha saputo posizionarsi come un paladino della legge e dell’ordine, qualità apprezzate da coloro che cercano un ambiente stabile per le loro famiglie. Inoltre, la comunità latina è stata attratta dal messaggio di Trump sulla necessità di ridurre le tasse e creare nuove opportunità lavorative, in particolare in settori come l’edilizia e i servizi, dove molti latinos sono impiegati.
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è un fenomeno che riflette cambiamenti profondi nella società americana. Il suo successo tra i votanti latinos e afroamericani, in particolare tra gli uomini, indica che la sua retorica di sicurezza economica, libertà individuale e critica all’establishment ha fatto breccia in nuovi segmenti elettorali spaventati dagli estremismi delle “politiche woke” dell’ultima amministrazione. Per i Repubblicani, questo allargamento della base rappresenta una potenziale svolta che potrebbe ridefinire il loro futuro. Tuttavia, questo scenario evidenzia anche un crescente distacco dalla tradizionale rappresentazione politica delle minoranze, aprendo la strada a nuove alleanze e a un’America più complessa e sfaccettata.
Ha vinto Trump. Vittoria a valanga anche al senato. Decisive le minoranze per la sua elezione
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