ROMA-L’esame orale è una realtà presente nella vita di ogni studente universitario…vediamo come affrontare questo pilastro della vita universitaria LEGGI ANCHE:
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L’esame, dal latino examen, letteralmente “ago della bilancia”, a sua volta derivante da exigere, nel senso di “pesare”, designa l’azione del “pesare” un qualcosa al fine di trarne un giudizio. L’etimologia della parola non potrebbe tradire meglio quale sia lo stato d’animo dell’esaminato, posto su di una bilancia immaginaria, o come si dice adesso, “virtuale”, per essere valutato. Ed a seconda del nostro “peso” nozionale, verremo inseriti nel novero dei bravi, delle preparate, dei mediocri, delle appena sufficienti, degli apertamente scadenti, delle braccia strappate all’agricoltura, degli automi tele-imbambolati, delle belle-gambe-ma-dov’è-il-cervello, e così via. Ciascuno di noi, posto sulla bilancia dell’esaminatore, deve rendersi conto di esser costituito, come ogni “involucro”, di tara e peso netto, per ottenere il lordo. Usciamo perciò dalla metafora a sfondo etimologico, degna di un banchista-filosofo, e passiamo a discutere in concreto della questione: l’esame universitario. Per lo studente, l’esaminatore rappresenta il problema più grave, addirittura più del programma d’esame; poiché, se vi siete seduti su quella sedia, almeno la “pretesa” di averlo studiato l’avete. Ciò di cui non potete essere sicuri è: su che base verrò valutato? saprò rendere per quanto so? che impressione do a chi mi guarda? è una carogna o un benefattore? Tutti, nella loro vita universitaria, hanno un esame nel quale, a fronte di una preparazione approssimativa, hanno ottenuto un risultato lusinghiero; e, al contrario, l’esperienza di una inaspettata debacle dopo uno studio “matto e disperatissimo”. Ciò perché la variabile umana, sia dal lato dell’esaminato che da quello dell’esaminatore, è tuttora il problema fondamentale dell’esame orale. Di fatto, pur essendo nella normalità prove scritte in quasi tutte le facoltà, l’esame orale resta comunque il necessario scoglio da affrontare e superare, in cui maggiormente si rileva la personalità di ciascuno. Difficilmente, poi affronteremo esami basati sulle cosiddette multi choice questions, in una università come la nostra: gran vantaggio di questo metodo è saggiare a campione la preparazione dello studente, senza che l’elemento relazionale alteri, in bene o in male, la valutazione finale.