Universinet.it – Chiediamo con forza una immediata reazione dello Stato contro la barbarie terroristica di stampo mafioso che ha colpito un istituto da sempre impegnato in prima linea per promuovere la cultura della legalità contro tutte le mafie.
Istituto che aveva anche vinto, come segnalato da alcuni studenti alla redazione di Universinet.it, la prima edizione del concorso nazionale sulla legalità con la foto che alleghiamo, Una serie di primissimi piani che ritraggono degli occhi aperti con al centro una foto in bianco e nero dei giudici Falcone e Borsellino. E una frase che recita: <Guarda la legalità in faccia.>
Reggiani, ribadisce che lo Stato deve reagire immediatamente sia dal punto di vista investigativo che militare, ma sopratutto restituendo alle scuole, spesso unico presidio di legalità nei quartieri ad alto tasso di criminalità del sud, tutte le risorse che sono state tagliate nelle ultime finanziarie e rinunciare alla demenziale politica degli accorpamenti che rende sempre più difficile portare avanti progetti di educazione alla legalità e costruzione di comunità di giovani impegnati contro le mafie.
Gli studenti chiedono che siano finalmente attuate le idee e proposte di Giovanni Falcone:
1 – Potenziamento dei Pool anti mafia
2 – Sequestro immediato dei beni dei mafiosi
3 – Esclusione dei proventi di attività criminali dallo scudo fiscale
4 – Carcere duro per tutti i boss ed affiliati di mafia camorra e ‘ndrangheta
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E’ questo lo spot vincitore della prima edizione del concorso “La legalità nel quotidiano”, organizzato dall’Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto “Quotidiano in classe”
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Gli studenti del “Morvillo-Falcone sono stati premiati in una cerimonia che si è svolta a Roma, alla quale sono intervenuti il presidente della Fondazione Bnc, Gaetano Arconti, il procuratore generale onorario della Corte di Cassazione, Pier Luigi Vigna, il vice capo della Polizia, Luigi de Sena, e il presidente dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini.
Il concorso è nato con l’obiettivo di stimolare l’attenzione degli studenti delle scuole di due regioni (Calabria e Puglia), simbolo della lotta alla criminalità e della cultura alla legalità.