Greenpeace è una delle associazioni più diffuse nel mondo per la difesa dell'ambiente. Vogliamo farvi conoscere la sua origine e le sue attività
Sicuramente molti di voi avranno sentito parlare almeno di una delle molteplici iniziative di Greenpeace, ma quanti sanno effettivamente perché é nata, come si finanzia, che obiettivi si propone e come intende raggiungerli?
Greenpeace é un’ associazione un po’ diversa, sia per filosofia che per struttura, dal concetto classico di associazione ambientalista che tutti noi abbiamo in mente, e fin dalla sua nascita questo fatto risulta evidente.
Nel 1971 a Vancouver, in Canada, un gruppo di pacifisti decide di attuare una protesta contro l’ effettuazione di un test atomico nell’ atmosfera, deciso dal Governo degli Stati Uniti. Noleggiando un vecchio battello da pesca si introducono nell’ area del test (al largo delle coste dell’ Alaska) per impedirne lo svolgimento con la loro semplice presenza, imponendo in tal modo lo spinoso problema all’ attenzione della grande stampa internazionale.
E’ stata proprio quest’ azione pacifista e non violenta a sancire la nascita di Greenpeace (fusione dell’ idea ambientalista, Green=verde, con quella pacifista, =pace) e della filosofia su cui essa si basa. Da allora l’ associazione si é ingrandita e specializzata notevolmente, arrivando oggi ad essere presente in 30 Paesi di 5 continenti, una flotta di sette navi ecologiche per condurre le proprie campagne e circa un migliaio di persone impiegate a tempo pieno.
L’ attività di Greenpeace é sempre riconducibile alla testimonianza,con azioni non violente, delle ingiustizie compiute nei confronti dell’ ambiente, ovunque esse avvengano. Uno dei meriti dell’ organizzazione é infatti quello di aver capito che il problema ambientale ha ormai raggiunto dimensioni planetarie, e può essere affrontato efficcacemente solo agendo a livello internazionale.
Per questo Greenpeace promuove le sue campagne simultaneamente e in modo coordinato in tutti quei Paesi in cui é presente. Ciò comporta uno sforzo ben maggiore di quanto possa apparire a prima vista: problemi di comunicazione, spostamenti, fusi orari, culture e lingue differenti sono solo alcuni degli aspetti che vengono quotidianamente affrontati all’ interno dell’ organizzazione. Una delle questioni su cui ci si interroga maggiormente quando si parla di Greenpeace é proprio l’ aspetto finanziario: “da dove prendono i soldi?”
La realtà é semplice :Greenpeace per suo statuto costitutivo non accetta finanziamenti pubblici proprio per essere completamente indipendente sia dai governi che dai partiti politici, e può contare ormai sul contributo volontario di oltre 5.000.000 di sostenitori in tutto il mondo.
L’ ingrediente di maggior successo dell’ attività di Greenpeace, quello attraverso il quale il suo nome é stato conosciuto o sentito da milioni di persone, é certamente l’ azione in prima persona. Gli attivisti volontari che, a proprio rischio, scalano ciminiere per denunciare l’ inquinamento dell’ aria, si lanciano con i gommoni a fermare il massacro delle balene o delle foche, tappano scarichi industriali inquinanti per denunciare l’ avvelenamento chimico o si arrampicano sulle ancore delle portaerei per protestare contro le armi nucleari, costituiscono indubbiamente un evento spettacolare ed inconsueto per arrivare all’ opinione pubblica.
Dietro tutto questo però, ci sono documenti, ricerche e studi condotti con l’ attenzione necessaria per essere presentati alla stampa, ai governi ed al pubblico, e finalizzati a fare pressione affinché ad agire sui temi ambientali non siano solo gli attivisti di Greenpeace.
Per saperne di più vi consigliamo: Greeenpeace Italia
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