Roma – No, l’Italia non è un paese per giovani. Un governo di anziani, di super boomer, per usare una parola in voga, totalmente scollato dalla realtà reprime e punisce gli studenti italiani.
Mentre da un lato si permettono manifestazioni neofasciste e naziste controllate a distanza, gli studenti sono stati manganellati e picchiati in numerose città mentre esercitavano un diritto costituzionale: il diritto di sciopero e di manifestare liberamente il loro pensiero.
Ora anche il PD chiede con una interrogazione urgente conto di quanto accaduto al ministro responsabile dell’interno, ma è troppo tardi.
Il Covid è stata la botta finale ai giovani di questo paese, costretti già da decenni ad emigrare per sperare di trovare un lavoro decente o a sopravvivere passando da un lavoretto all’altro, senza neppure la concreta possibilità di ottenere un mutuo o quella stabilità necessaria per programmare una famiglia.
L’Italia è il paese con meno bambini! L’Italia è il paese più anziano del mondo! L’Italia è il paese dove ci sono stati più morti di Covid. L’Italia è il paese che odia i suoi giovani, repressi, picchiati, trascurati e alla fine pure presi in giro: dopo 3 anni di DAD fallimentare, di privazione del Diritto allo Studio per milioni di loro, di totale assenza di ogni politica giovanile degna di questo nome, a pochi mesi dalla maturità si vedono reintrodurre le prove scritte della maturità come se nulla fosse avvenuto, senza tenere conto della pandemia, della DAD.
Io vi ammiro ragazzi, siete il meglio di questo paese, siete i migliori. Un giorno, quando finalmente questa decrepita classe politica sarà sparita. Abbiate pietà almeno per la nostra memoria.