Roma – Il Governo italiano sta considerando l’introduzione di accise sulle auto elettriche, una mossa che potrebbe sembrare in contrasto con le promesse fatte da Giorgia Meloni durante la campagna elettorale. Durante un video divenuto famoso, la Presidente del Consiglio aveva proposto la rimozione delle accise sui carburanti, una promessa che sembra ora lontana dalla politica attuale.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato durante l’Automotive Dealer Day a Verona che il ministero ha già iniziato a lavorare su questo nuovo piano di tassazione. La necessità di adeguarsi alle normative europee sulla tassazione dei prodotti energetici è stata evidenziata come un punto cruciale. “Pensate all’effetto che avrà l’elettrificazione sullo spostamento delle accise dal carburante alle nuove forme di alimentazione,” ha affermato Giorgetti.
L’evento di Verona ha anche offerto una piattaforma per il dibattito sul futuro del settore automotive, con Giorgetti che ha espresso la disponibilità del governo a istituire un tavolo di confronto permanente con le associazioni di categoria.
Il carico fiscale complessivo sull’auto in Italia è significativo. Secondo i dati presentati da Quintegia, società di ricerca organizzatrice dell’evento, il carico fiscale totale sull’auto nel 2022 è stato di 71 miliardi di euro. Di questi, 31,9 miliardi derivano dai carburanti, con lo Stato che incassa circa il 60% di ciò che gli automobilisti pagano alla pompa attraverso imposte dirette (IVA al 22%) e indirette (accise).
L’introduzione di accise sulle auto elettriche solleva questioni importanti riguardo alla coerenza delle politiche del governo con le aspettative dei cittadini e le promesse elettorali. Mentre l’obiettivo di tale tassazione sarebbe quello di compensare la perdita di entrate derivanti dal declino dei carburanti fossili, questa mossa potrebbe disincentivare l’adozione di veicoli elettrici, essenziali per la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.
Questa politica potrebbe anche essere vista come un passo indietro rispetto agli sforzi per promuovere la sostenibilità ambientale, in un momento in cui l’Italia, come molti altri paesi, sta cercando di accelerare la transizione verso un’economia a basso impatto di carbonio.
Mentre il governo naviga tra le esigenze di bilancio e gli impegni ambientali, resta da vedere come queste nuove politiche saranno ricevute sia dalla comunità internazionale che dagli elettori italiani, che avevano accolto con favore le promesse di riduzione delle tasse sui carburanti di Meloni. L’equilibrio tra necessità fiscali e incentivi ambientali continuerà a essere un tema centrale nel dibattito politico italiano ed alle promesse elettorali di eliminare del tutto le accise sui carburanti.