Universinet.it – Che l’Università La Sapienza oramai annegasse in una melma di scandali e parentopoli è cosa oramai conosciuta. Diversi sono infatti i procedimenti aperti dalla magistratura per fare luce su decenni di malagestione e affarismo.
Ma agli studenti i tempi della giustizia che sta indagando su decine di casi di minitangentopoli e parentopoli alla “amatriciana” per far vincere il concorso o il posto da ricercatore ad amanti, protetti e famigli vari, vanno stretti. Al grido di Frati dimettiti centinaia di studenti hanno invaso l’Aula Magna e il Rettorato affiggendo anche sulla porta del Senato Accademico cartelli in cui si chiedono le dimissioni del Rettore Frati, subito e non ad Ottobre come annunciato dallo stesso.
Gravissime le accuse mosse al Rettore da rappresentanti degli studenti e ricercatori che gli “imputano” gli incidenti avvenuti ieri all’interno dell’ateneo ed in particolare il ferimento di studenti durante gli scontri con i reparti della Celere, che, accusano “sono stati autorizzati ad entrare all’Università LA Sapienza dal Rettore Frati per permettere la sceneggiata di un convegno sulla Biodiversità quando lo stesso governo finanzia la Tav che distrugge la natura”.