L’appuntamento è a FERRARA, dal 22 al 25 MARZO per la XIV edizione di Restauro – Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali, la prima e più importante rassegna in Italia interamente dedicata al Restauro, alla Conservazione e alla Tutela del patrimonio storico-artistico e paesaggistico. Nella seconda metà del secolo passato si è sviluppata in Italia una straordinaria attività, teorica e pratica, mirata ad offrire alle attività di conservazione metodologie e strumenti tecnologici adeguati: dalla celebre “Teoria del Restauro” di Cesare Brandi, di cui ricorre proprio quest’anno il centenario della nascita, alla nascita dell’ICCROM, fino alla molteplicità di corsi di laurea e di associazioni specialistiche, si può ricostruire una storia che vede quello che non a caso viene chiamato “il bel paese” quale protagonista indiscusso delle discipline mirata alla salvaguardia e alla trasmissione al futuro del patrimonio storico-artistico e ambientale.
Se tanto era stato fatto sul piano dell’elaborazione disciplinare, mancava fino a non molto tempo fa una sede, un appuntamento mirato al trasferimento di queste conoscenze agli operatori del settore, da un lato, alle molte domande che questi ultimi hanno da porre ai teorici, dall’altro, allo scambio di esperienze fra gli operatori stessi, dall’altro ancora.
Questo momento di incontro e di scambio fecondo è stato meritoriamente introdotto quattordici anni orsono con il Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, ricorrenza ineludibile per chiunque operi o si interessi di questa preziosa materia a livello mondiale.
L’edizione di quest’anno si articola in quattro intense giornate ricche di eventi e approfondimenti.
Nei padiglioni della fiera saranno presenti circa 300 espositori: produttori di materiali e tecnologie, allestimenti museali, servizi e software, centri di restauro, fondazioni bancarie e non, università, enti pubblici. Un alto grado di professionalità ormai internazionalmente riconosciuto, tanto che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, insieme ai suoi Istituti più prestigiosi, ha scelto il Salone per promuovere e far conoscere le sue attività.
Anche quest’anno verranno illustrati, attraverso mostre e convegni:
i principali restauri portati a termine o in corso d’opera, dalla Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti a Firenze. Dagli interventi sulla Fontana di De Chirico a Milano, al recupero di manufatti artistici contemporanei. E ancora dalle navi romane a Pisa, il cui cantiere ha dato vita ad un centro di restauro del legno bagnato e posto le basi per una valutazione del problema della musealizzazione dei beni archeologici.
-gli interventi sul patrimonio documentale, dalla presentazione a Ferrara di un codice miniato Etiope della metà del XV secolo restaurato, primo di una serie di codici che saranno recuperati ogni anno, ai risultati eccellenti dei lavori di studio dell’Opificio delle Pietre Dure nel campo della conservazione dei materiali cartacei, fino alla problematica della conservazione del digitale.
-le prime esperienze di restauro del paesaggio urbano, tema di grande sviluppo per il futuro dell’architettura: dalla Venaria Reale intesa come un unicum ambientale-architettonico, osservata dal punto di vista di un “restauro del territorio”, in cui l’originario disegno e le antiche funzioni si misurano con nuovi linguaggi e nuove culture, al Rione Sanità: ieri, oggi e domani, un progetto triennale di riqualificazione urbana che passa attraverso la ristrutturazione e il restauro di strade e palazzi nell’area di Piazza San Severo alla Sanità a Napoli.
-gli interventi sul patrimonio documentale, dalla presentazione a Ferrara di un codice miniato Etiope della metà del XV secolo restaurato, primo di una serie di codici che saranno recuperati ogni anno, ai risultati eccellenti dei lavori di studio dell’Opificio delle Pietre Dure nel campo della conservazione dei materiali cartacei, fino alla problematica della conservazione del digitale.
-le innovazioni tecnologiche: rilievi 3D e riflettografia ci fanno scoprire aspetti insoliti e nuove visioni di capolavori assoluti: il complesso Laurenziano di Michelangelo a Firenze, il Palazzo del Podestà a Mantova, le opere di Piero della Francesca, l’Ebe di Antonio Canova alla Pinacoteca civica di Forlì e la Minerva di Arezzo.