Il giorno dell'esame è ormai arrivato, cosa fare di fronte al professore? Vediamolo insieme… Ora, stabilito che l’esame orale resta una esperienza inevitabile, a meno di epocali rivolgimenti del sistema dell’istruzione universitaria, cerchiamo di delineare quali sono le “carte” che possiamo giocarci il giorno dell’esame.
1. Preparazione: non essendo possibile cavar sangue dalle rape, si spera che almeno abbiate studiato con metodo. Il problema in quel momento non è infatti quanto sapete, ma come lo raccontate.
2. Forma esteriore: non dico niente sul vestire, parlare o agire, poiché, così come è evidente che esso influenza il vostro interlocutore, allo stesso modo è vero che nessun consiglio in materia è assolutamente valido. Se di certo non è il caso di essere dei camaleonti pronti a tutto, può però essere giusto utilizzare il proprio charme, fisico o intellettuale, nei limiti della decenza e della correttezza, al fine di ingraziarsi l’ascoltatore.
3. Ascoltare: una volta seduti, cercate di assecondare il vostro fisico. L’adrenalina entra in circolo. Lasciate che l’ansia si allontani, per far posto alla freddezza con cui parerete il primo colpo. Respirate regolarmente. Ascoltate la prima domanda, la più importante, sia che sappiate rispondere, sia che brancoliate nel buio.
4. Pensare: non siete ad un quiz a premi. Se ne avete bisogno, chiedete qualche attimo per raccogliere le idee. Meglio un minuto di silenzio richiesto con il più franco dei sorrisi, piuttosto che una logorrea interrotta poco dopo da un “ma cosa va dicendo?!”.