Elezioni in stile Manga: il Giappone al voto

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Universinet.it – Le elezioni parlamentari in Giappone si avvicinano, e l’aria è carica di aspettative… almeno quanto basta per chi spera in un colpo di scena da anime! Fin dalla Seconda Guerra Mondiale, il Partito Liberal Democratico (PLD) ha dominato la scena, come un eroe invincibile. Tuttavia, in questa saga politica, la realtà supera la fiction: ci sono stati rari momenti in cui questo “colosso politico” ha dovuto cedere lo scettro – come nel 1993 e nel 2009. Ma oggi, il suo potere sembra più instabile che mai.

Il nuovo leader, Shigeru Ishiba, è come un protagonista uscito direttamente da un drama politico, con scandali e strategie da manuale. Diventato primo ministro dopo una lotta interna al partito, Ishiba ha deciso di indire elezioni anticipate per consolidare il suo ruolo. L’idea era semplice: un’elezione-lampo, una campagna durata meno di un mese, come un attacco a sorpresa! Eppure, i sondaggi indicano un calo dei consensi per il PLD e il suo alleato, il partito buddista Komeito. Sarà un semplice inciampo o il segnale di una svolta epocale?

Se questa elezione fosse un manga, vedremmo Ishiba tentare di risollevare il partito con colpi di scena e mosse politiche audaci, ma ogni pagina del “capitolo sondaggi” lascia presagire un calo di circa 30-50 seggi per il PLD e un numero inferiore a 30 per il Komeito. Anche se il PLD rimarrà probabilmente al potere, il rischio di perdere la maggioranza assoluta trasforma questa sfida in uno dei match politici più avvincenti degli ultimi dieci anni.

Nel frattempo, l’opposizione, frammentata e quasi sempre in modalità “power-up incompleto”, continua a cercare di formare un fronte unito. Yoshihiko Noda, il leader del Partito Costituzionale Democratico, si impegna come un guerriero di lungo corso nel tentativo di conquistare voti, ma la sua missione sembra ancora lontana dal successo totale. Forse riuscirà a ottenere qualche seggio in più, ma non abbastanza per strappare il potere ai veterani del PLD.

Come finisce questa storia? Il finale è ancora da scrivere, ma una cosa è certa: anche in Giappone, dove la politica può sembrare una routine priva di colpi di scena, il vento del cambiamento soffia sempre dietro le quinte, pronto a sorprendere come il plot twist di una stagione finale.

Renato Reggiani
Renato Reggiani
Romano, giornalista, esperto di comunicazione ecosostenibile, designer. Ho il cuore diviso tra l’Italia e l’Oriente dove ho studiato e lavorato a Dubai, ora copro l'area sud Pacifico, mi divido tra Dubai, Tokyo e Seul, ho studiato a Rotterdam con il programma Erasmus per imprenditori. Ho collaborato con giornali, agenzie e tv. Ho depositato due brevetti per migliorare la sostenibilità green delle nostre città. Ho fondato l’Associazione Frontiere della Comunicazione per insegnare il cinese e l'inglese ai bambini delle scuole elementari italiane. Fulminato sulla via di San Francisco dalla Maker Faire, ho collaborato e curato l’area agricoltura digitale per 2 edizioni. Ho collaborato con la facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma e il Politecnico di Milano facoltà di Architettura a Piacenza. Premiato a Copenaghen per la Corporate Social Responsibility, non ho ancora visto la sirenetta. Cambiare il mondo si può, un articolo alla volta.

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