La costruzione di un curriculum è un’autobiografia..Il prof. Mallozzi giornalista e comunicatore ci rivela i segreti per presentarsi con personalità. Il mio consiglio è quello di aggiungere un tocco di personalità e di passione nella stesura del curriculum. Se proprio dobbiamo abbandonare l’idea del posto di lavoro a vita allora tanto vale recuperare un pizzico di soggettività in più.
Mettiamo in evidenza non solo l’oggettività delle nostre esperienze professionali ma anche la soggettività delle nostre relazioni interpersonali.
Il mio curriculum ideale somiglia più ad un biglietto da visita colorato e personalizzato che non ad un asettico foglio word in new-times corpo 12. (Ma attenzione a non esagerare con caratteri improbabili o con un miscuglio pacchiano di font).
Non garantisco che sia indispensabile per trovare un posto di lavoro ma può servire a gratificare un pezzo della nostra personalità. Anche qui una citazione non fa male: “non si può pretendere da uno scrittore che vada sempre in giro in abito togato, che assuma sempre pose tragiche: arriva un momento che non ha più alcuna voglia di restare fedele al genere umano”. (Sandor Marai)
La costruzione di un curriculum è un’autobiografia. Finito di scrivere il curriculum bisognerebbe chiedersi: ma io lo assumerei un tipo/a con queste caratteristiche?