Dopo giorni di proteste e sit-in, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani oggi incontrerà una delegazione di Ultima Generazione – Extinction Rebellion. Gli attivisti in sciopero della fame da nove giorni saranno ricevuti intorno alle 13.30 presso la sede del MiTe in via Cristoforo Colombo.
Le prime avvisaglie di una distensione tra le parti erano attivate ieri mattina, quando la portavoce del ministro Cingolani, Giuliana Palmiotta, aveva incontrato gli attivisti precisando che “Il ministro non vuole scuse personali, ma nei confronti di chi si è spaventato il giorno dell’imbrattamento”.
Laura Zorzini di Extinction Rebellion, è al nono giorno di sciopero della fame. La crisi climatica ed ecologica è più forte, le nostre motivazioni sono più forti”, affermano i manifestanti. I dipendenti del Ministero hanno espresso solidarietà, sia di persona che telefonicamente, e si sono dichiarati anch’essi preoccupati per la salute delle persone in sciopero della fame. In queste ore la segreteria del Ministero viene tempestata da telefonate e email di cittadini solidali, affinché la richiesta di incontro pubblico con le persone che stanno portando avanti lo sciopero della fame venga accolta. Laura, in sciopero della fame nonostante le patologie croniche da cui è affetta, dichiara: “Inizia il mio settimo giorno di sciopero della fame. Inizio a sentire astenia, debolezza. Sicuramente le mie malattie contribuiscono ad acuire gli effetti dello sciopero della fame ma questo non fa altro che aumentare la mia determinazione a continuare. So che il mio corpo è in pericolo e questo mi fa paura.” La Campagna Ultima Generazione chiede un incontro pubblico con il Ministro Cingolani e i Ministri del governo Draghi. Chiede inoltre che il potere decisionale sia trasferito alle comunità tramite lo strumento di partecipazione democratica delle Assemblee di Cittadini.
Le scuse le chiediamo noi cittadini e studenti a chi ha trasformato il MITE in un baluardo della restaurazione carbon fossile e nucleare, stando alle recenti aperture alla tecnologia nucleare e alla riattivazione di centrali a carbone.
Un paese come l’Italia, con energia da rinnovabili inferiore a quella della Germania e una enorme dipendenza dalle fonti fossili come Gas e petrolio, ha sprecato venti anni per rincorrere il miraggio delle lobby del gas.
Ministro, incontri gli studenti, ascolti le loro richieste.