Art. 3
Domanda di ammissione e termine per la presentazione
La domanda di partecipazione al concorso deve essere redatta compilando l’apposito modulo (modello A) predisposto dall’amministrazione, reperibile presso tutte le Procure della Repubblica, e sul sito internet www.giustizia.it alla rubrica concorsi.
La domanda di partecipazione deve essere presentata o spedita, esclusivamente a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale nel cui circondario il candidato è residente, entro il termine di trenta giorni decorrente dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.
Non sono ammessi a partecipare al concorso i candidati le cui domande sono state presentate o spedite oltre il termine indicato nel comma precedente.
I candidati aventi dimora fuori del territorio dello Stato possono presentare la domanda all’autorità consolare competente per il successivo inoltro al Procuratore della Repubblica di Roma.
Per le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento fa fede la data risultante dal timbro apposto dall’Ufficio postale accettante.
Gli aspiranti devono dichiarare nella domanda:
- il proprio cognome e nome;
- la data e il luogo di nascita;
- il codice fiscale, allegando fotocopia della tessera rilasciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- di essere cittadini italiani;
- il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti (in caso di mancata iscrizione o di cancellazione dalle liste medesime l’aspirante dovrà compilare la dichiarazione sostitutiva di cui al modello B, allegando la fotocopia del suo documento di identità);
- di non aver riportato condanne penali e di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione (in caso positivo l’aspirante dovrà compilare il modello B con le modalità previste al n. 5);
- di non aver precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313 (in caso positivo l’aspirante dovrà compilare il modello B con le modalità previste al n. 5);
- di non essere a conoscenza di essere sottoposti ad indagini preliminari (in caso positivo l’aspirante dovrà compilare il modello B con le modalità previste al n. 5);
- di non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo, destituiti ovvero licenziati o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero di non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell’accertamento che l’impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile (in caso positivo l’aspirante dovrà compilare il modello B con le modalità previste al n. 5);
- di essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale siano stati eventualmente chiamati;
- di essere fisicamente idonei ad esercitare l’impiego cui aspirano;
- se, nel caso in cui siano portatori di handicap, abbiano l’esigenza, ai sensi degli artt. 4 e 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di essere assistiti durante le prove scritte, indicando, in caso affermativo, l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi. Tali richieste sono da documentare allegando alla domanda di partecipazione apposita certificazione rilasciata da competente struttura sanitaria;
- il luogo di residenza (indirizzo, comune, C.A.P., telefono);
- il luogo ove desiderano ricevere eventuali comunicazioni relative al concorso qualora sia diverso da quello di residenza. In assenza di tale dichiarazione le comunicazioni saranno inviate al luogo di residenza;
- l’Università presso la quale è stata conseguita la laurea in giurisprudenza e la data del conseguimento;
- la categoria di appartenenza di cui all’art. 2, lettera g, nn. 1 – 11;
- la lingua straniera, oggetto del colloquio in sede di prova orale, scelta dal candidato fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.
In calce alla domanda ed alle dichiarazioni sostitutive di cui al modello B l’aspirante deve apporre la propria firma per esteso, dichiarando di essere consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci.
Alla domanda debbono essere allegate due fotografie recenti e identiche del candidato (formato tessera), di cui una deve essere, a cura del candidato, applicata su apposito cartoncino, da ritirare presso la Procura della Repubblica.
Sul lato anteriore di tale cartoncino deve essere apposta la foto e la firma del candidato, sul lato posteriore deve essere apposta l’autenticazione.
Il candidato che presenti personalmente la domanda alla Procura della Repubblica, può far autenticare il cartoncino con generalità, firma e fotografia, a cura dell’ufficio ricevente.
Per coloro che inoltrano la domanda a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, l’autentica posta a tergo del cartoncino, relativa alle generalità, alla firma ed alla fotografia, può essere apposta da un dipendente incaricato dal sindaco o da un notaio.
Tale autentica non deve essere anteriore a tre mesi dalla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.
L’altra identica fotografia del candidato deve riportare, sul retro, il nome e cognome del candidato medesimo.
I modelli A e B sono allegati al presente decreto.
Il modello B, ove prodotto, fa parte integrante della domanda di partecipazione.
Ogni cambiamento di indirizzo deve essere comunicato al Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi – Direzione Generale dei Magistrati – Ufficio III Concorsi, via Arenula n. 70, 00186 Roma.
L’amministrazione non assume alcuna responsabilità in caso di mancata ricezione della domanda o di altre comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito, o da mancata o tardiva segnalazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa dell’amministrazione stessa.
Art. 4
Cause di esclusione dal concorso
Non sono ammessi al concorso:
- coloro che non sono in possesso dei requisiti di cui all’art. 2 del presente decreto;
- coloro le cui domande di partecipazione sono state presentate o spedite oltre il termine indicato nell’art. 3, comma 2, del presente decreto;
- coloro che, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, sono stati dichiarati non idonei in tre concorsi per l’ammissione in magistratura. L’espulsione del candidato dopo la dettatura del tema, durante le prove scritte, equivale ad inidoneità. Produce inoltre gli stessi effetti dell’inidoneità l’annullamento di un lavoro da parte della commissione quando essa abbia accertato che il lavoro stesso sia stato in tutto o in parte copiato da quello di altro candidato o da qualsiasi testo ovvero quando l’elaborato sia stato reso riconoscibile;
- coloro che per le informazioni raccolte, non risultino, secondo il giudizio del Consiglio Superiore della Magistratura, di condotta incensurabile;
- coloro che sono esclusi dall’elettorato politico attivo, nonché coloro che sono stati destituiti o dispensati, ovvero licenziati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero sono stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell’accertamento che l’impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
Non si terrà conto delle domande di partecipazione prive della sottoscrizione dell’aspirante.
Il Consiglio Superiore della Magistratura, sentito l’interessato, può escludere da uno o più concorsi successivi chi, durante lo svolgimento delle prove scritte di un concorso, sia stato espulso per comportamenti fraudolenti, diretti ad acquisire o ad utilizzare informazioni non consentite, o per comportamenti violenti che comunque abbiano turbato le operazioni del concorso.
L’ammissione al concorso per ciascun candidato è deliberata dal Consiglio Superiore della Magistratura, sotto condizione dell’accertamento dei requisiti prescritti per l’assunzione in magistratura e delle altre condizioni richieste dal bando di concorso.