Sappiamo l’importanza di prendere appunti…vi presentiamo un metodo per farlo facilmente Oggi vogliamo presentarvi un metodo per prendere appunti che vi sarà utile anche in occasioni extra-universitarie.
Sintetizziamolo per punti, come sempre:
I) Cogliere l’obiettivo che vuole raggiungere il relatore: oggi parliamo di…; verificarlo in corso di lezione;
II) Schematizzare i passaggi logici usati per dimostrare la tesi sostenuta: primo, secondo… a), b), c), ….;
III) Appuntare definizioni, le parole chiave con le loro implicazioni, gli schemi scritti dal docente o dettati, gli esercizi alla lavagna, ricollegandosi ad essi nella schematizzazione dell’argomento;
IV) Annotare con precisione i riferimenti al testo d’esame ed a eventuali altri riferimenti: lo trovate a pag….,leggete l’articolo di……;
V) Mantenere comunque più viva l’attenzione che la penna: gli appunti ci devono servire per scrivere quanto prima il “nostro” riassunto dell’argomento svolto, più che trascriverlo integralmente, fidando tanto su di essi (per lo schema e i passaggi) quanto su ciò che comprendiamo e ricerchiamo sui testi;
VI) Creare un proprio insieme di abbreviazioni e simbologie, da utilizzare per comodità grafica.
Dopo la lezione bisogna evitare di accumulare il lavoro svolto e di riprenderlo in considerazione solo prima dell’esame, quando ormai è impossibile trarne vantaggio. Il mio consiglio è di trascrivere ( anche sinteticamente) gli appunti, dopo averli riletti ( o riascoltati, in caso usiate quel metodo), volta per volta, mettendoli subito a confronto con i testi d’esame e rimeditandoli il più possibile, preparando se è il caso domande per il docente.
Ovviamente le domande possono sorgere anche subito dopo la fine della lezione: ma se potete meditate i quesiti per non essere banali. Si chiede solo ciò che non si é compreso.
Rivedere gli appunti è necessario; trascriverli lo è solo se il vostro disordine e la vostra grafia lo rendessero tale.
Copyright RAM Multimedia. Riproduzione riservata.