Effetto scuola
L’effetto scuola è la bontà del lavoro svolto da ciascuna scuola per preparare i propri diplomati agli studi universitari, grazie all’organizzazione scolastica, alla qualità dell’offerta formativa e degli insegnanti, alla capacità di orientamento. Dovrebbe essere uno dei fattori più importanti nella scelta di una scuola da parte delle famiglie, come pure nella valutazione da parte dell’amministrazione scolastica.
Effetto studenti
Questo parametro considera alcune caratteristiche individuali degli studenti che possono influenzare il rendimento accademico (il genere, il talento scolastico espresso attraverso un voto di maturità «standardizzato», l’eventuale ritardo di iscrizione all’università, l’annata di appartenenza).
Effetto territorio
Il contesto territoriale può influenzare i comportamenti e i risultati universitari. Città e provincia sono molto diverse fra loro per condizioni economiche e offerta formativa, ma anche per modelli culturali e controllo sociale. L’abbondanza di opportunità lavorative subito dopo il diploma in una determinata area può spingere solo gli studenti davvero motivati a intraprendere gli studi universitari; al contrario, la difficoltà a trovare lavoro subito può spingere a scegliere l’università come temporaneo «parcheggio». Inoltre, l’investimento per chi studia «fuorisede» è molto più oneroso di quello di chi ha la facoltà sotto casa e questo può riflettersi nell’impegno profuso negli studi universitari.
Effetto indirizzi
Nella scuola secondaria superiore italiana, i diversi indirizzi (licei, tecnici, professionali) sono fortemente differenziati in base alle condizioni socio-economiche di chi li sceglie e frequenta. Ad esempio, i figli delle famiglie più benestanti e colte si concentrano tipicamente nei licei classici. La concentrazione in una data scuola di studenti di origine socio-culturale simile può innescare effetti di gruppo (peer effects) positivi o negativi, che possono moltiplicare le capacità o i limiti di apprendimento individuali.
Tasso di prosecuzione negli atenei piemontesi
Per ogni scuola indichiamo il numero di diplomati che proseguono in atenei piemontesi e sono oggetto della nostra analisi. Nel grafico la presenza di un solo «omino» indica una percentuale inferiore o uguale al 20 per cento, quella di cinque «omini» una percentuale superiore all’80 per cento.
Articolo segnalato da “La Stampa” giornale quotidiano più diffuso a Torino e in Piemonte.