UniversiNet.it – La Corte costituzionale riunita da due giorni a Roma, ha bocciato il Lodo Alfano, che garantiva la sospensione, dei processi alle più alte cariche dello stato. Con Bossi che ha già chiamato alla “rivoluzione” i suoi si preannuncia un periodo molto caldo. PEr l’opposizione le parole di Bossi sono da Irresponsabile.
l cosiddetto lodo Alfano (L. 124/2008) è una legge dello Stato italiano, formalmente nota con il nome “Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato”.[1] Il disegno di legge è stato presentato dal ministro della giustizia Angelino Alfano e approvato dal Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi IV in data 26 giugno 2008 «con l’obiettivo di tutelare l’esigenza assoluta della continuità e regolarità dell’esercizio delle più alte funzioni pubbliche»[2] prima di essere approvato dalle Camere in virtù della votazione conforme del Senato tenutasi in seconda lettura il 22 luglio 2008 con 171 sì, 128 no e 6 astenuti. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all’atto della promulgazione, ha affidato ad una nota[3] le motivazioni che l’hanno spinto a firmare immediatamente tale legge, nonostante le accese polemiche da essa suscitate e una precedente sentenza della Corte Costituzionale che aveva abrogato l’articolo del cosiddetto Lodo Schifani rivolto a regolare la stessa materia con una forma molto simile a quella poi riproposta da Alfano. Il 7 ottobre 2009 la Consulta giudicherà la legittimità costituzionale del Lodo Alfano.