Roma – La corte di Giustizia della UE, ha dichiarato illegale, penalizzante ed ingiusto il diabolico sistema delle Supplenze italiano. Sistema che ha danneggiato gli studenti imponendo continui cambi di docente anche nel corso dell’anno e rubato le vite di due generazioni di insegnanti, costretti a non poter programmare il futuro con un minimo di certezza lavorativa e sempre appesi alle altalenanti graduatorie. Oltre all’assunzione si prevede anche il risarcimento dei danni ed arretrati per quasi 250.000 tra supplenti e docenti precari.
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e. Solo nella scuola riguarda 250mila persone che possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per 2 miliardi di euro, oltre agli scatti di anzianità maturati tra il 2002 e il 2012 dopo il primo biennio di servizio e le mensilità estive su posto vacante.
I sindacati si preparano all’ultima battaglia. La Gilda degli insegnanti annuncia che invierà subito una diffida al Governo e poi, entro dicembre, al via in tutta Italia le iniziative giudiziarie per la stabilizzazione dei precari. Nella diffida indirizzata a Palazzo Chigi e al ministero dell’Istruzione – spiega l’avvocato Tommaso De Grandis, legale rappresentante della Gilda nella causa alla Corte europea – verrà fissato un termine breve entro cui dare esecuzione alla sentenza emessa questa mattina dai giudici di Lussemburgo, perché vogliamo sapere quando e come l’Esecutivo intenderà provvedere alla stabilizzazione dei precari della scuola. In seconda istanza, entro il mese di dicembre, – prosegue De Grandis – verranno impartite istruzioni operative a tutte le nostre sedi provinciali per intraprendere iniziative, anche giudiziarie, volte alla stabilizzazione del precariato pubblico”.