I risultati del nostro sondaggio ripresi dall'Ansa: il 60% degli studenti chiede la ripetizione della prova. L'80% le dimissioni del Ministro Mussi e la rimozione della commissione che ha elaborato i test. Esami venduti, forze dell'ordine in Ateneo, gli esperti del ministero sbagliano due quesiti, uno di medicina ed uno di fisica, per cui non c'era soluzione. Moltissimi studenti hanno perso anche 40 minuti tentando di trovare la soluzione e non terminando cosi gli altri quesiti.
per Renato reggiani Direttore di Universinet.it e www.testdiaammissione.it, è incredibile la sciatteria con cui sono preparate le prove di ammissione, i tecnici del ministero, forse ancora in vacanza, hanno minato la credibilità di una Università ormai allo sbando, abbiamo fatto ridere tutto il mondo, in moltissimi forum studenteschi europei ed americani dove è rimbalzata la notizia sono increduli e non esitano a prendere in giro gli italiani somari anche al ministero.
La cultura scientifica viene confermata come l'ultima ruota del carro.
Da un Sondaggio on-line tra i propri frequentatori, il 60% degli aspiranti universitari chiede la ripetizione della prova, salvaguardando il diritto di chi l'ha superata onestamente, e l'80% le dimissioni del Ministro Mussi e la rim ozione dei responsabili.
Sempre sencondo Renato Reggiani La farsa dei test di ammissione conferma le nostre denunce, ormai sono solo una industria che sfrutta le matricole universitarie per spremerle di soldi e speranze. Serve una indagine nazionale per portare alla luce i rapporti tra chi compila i test e le società che organizzano corsi e pubblicano i test di ammissione. Occorre vietare, come in molti paesi, che chi si occupa dei test possa anche occuparsi a pagamento della preparazione ai test stessi tramite società o consulenze.
Le Università sono complici nello sfruttamento degli aspiranti studenti universitari, trattati come bestie da mungere ancora prima che siano iscritti alle facoltà.