Universinet.it – Il quartiere di Trastevere è sotto assedio: teppisti, drogati e ubriachi hanno scatenato il panico tra i residenti. In un drammatico racconto, i locali descrivono l’ultimo attacco in via di San Calisto come un vero e proprio incubo. Un gruppo di vandali, probabilmente sotto l’influenza di alcol e droghe, ha lanciato un assalto coordinato, sfondando il portone di un edificio e seminando il terrore tra gli inquilini.
Uno degli abitanti di Via San Calisto, ancora scosso per la notte in bianco e la paura racconta: “hanno divelto una grata che proteggeva il portoncino di ingresso, sfondato la serratura e una volta dentro, hanno picchiato sui portoni blinati sperando che qualcuno uscisse magari per saccheggiare gli appartamenti o peggio”, due le denunce presentate dagli inquilini alle forze dell’ordine per i raid notturni che si susseguono appena chiudono i ristoranti e bar della zona, ultimo baluardo del vivere civile. Nell’oscurità della notte si muovono gruppi di vandali ubriachi o drogati che oramai scatenano vere e proprie cacce al residente o sfortunato turista che si trovasse a passare.
Gli attacchi non sono isolati. In un’altra occasione, i teppisti hanno rovesciato fioriere, vandalizzato muri e danneggiato portoni. Ma la vera fonte del problema? I locali e i mini-market che, nonostante dovrebbero chiudere alle 22, continuano a servire alcolici, spesso anche a minorenni. Questi punti vendita diventano i luoghi di rifornimento per bande di giovani, che convergono a Trastevere anche dalle periferie di Roma.
La tensione è palpabile. Molti residenti temono per la loro sicurezza, con teppisti che vagano per il quartiere fino all’alba, cercando di intimidire chiunque incrocino. Alcuni abitanti di via di San Calisto sostengono che non basta semplicemente sospendere le licenze dei minimarket “cd BanglaMarket”, accusati di vendere alcool low cost anche oltre le 22 : devono essere chiusi definitivamente. La situazione è talmente insostenibile che diversi residenti hanno manifestato l’intenzione di vendere le loro case, esasperati dall’incessante mala movida e dall’atteggiamento sempre più aggressivo dei giovani che invadono Trastevere.