Universinet.it – La Striscia di Gaza è stata di nuovo teatro di violenza: gli attacchi aerei israeliani di questa notte hanno causato la morte di 13 persone, tra cui quattro donne e quattro bambini, e il ferimento di almeno 20 persone. Il ministero della sanità della Striscia ha reso noto il bilancio delle vittime e dei feriti, mentre l’esercito israeliano ha annunciato di aver effettuato operazioni mirate contro tre comandanti delle Brigate al-Quds, braccio armato del movimento islamista palestinese considerato “terrorista” da Israele. La Jihad islamica ha confermato la morte di tre dei suoi funzionari e ha promesso vendetta.
Tra i morti degli attacchi israeliani, c’è anche un medico palestinese con cittadinanza russa, Jamal Abu Haswan, direttore di un ospedale per anziani, che si trovava nel suo appartamento vicino alla casa di uno degli esponenti della Jihad islamica, Tareq Ezzaldin, obiettivo degli attacchi. Con lui sono rimasti uccisi anche la moglie ed un figlio. Israele ha proclamato lo stato di allerta nell’area circostante la Striscia di Gaza, temendo lanci di razzi da parte della Jihad islamica in seguito alla uccisione dei tre suoi dirigenti militari. Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato il Gabinetto di sicurezza israeliano per questa sera sulla situazione a Gaza.
L’ingresso di unità dell’esercito israeliano nella casba di Nablus (Cisgiordania) sarebbe collegato alle operazioni condotte a Gaza la scorsa notte, e mirerebbe ad impedire reazioni armate palestinesi alla uccisione dei tre leader militari della Jihad islamica. La milizia locale nota come Fossa dei Leoni, che negli ultimi mesi ha condotto in Cisgiordania una serie di attacchi armati contro militari e civili israeliani, opera nella città vecchia di Nablus. La situazione nella regione rimane incerta e tesa.
