Roma-Anna Falchi rivela a Universinet Magazine tutte le ansie, le paure e le difficoltà per superare gli esami all’Università e i trucchi per riuscire a farcela! vedi anche le foto. Roma-L’ultima moda nel mondo dello spettacolo è avere una laurea. Stanche dei continui apprezzamenti sul loro corpo e sulla loro bellezza, presentatrici, veline e letterine, ma anche attori e attrici, hanno deciso di iscriversi all’università per dimostrare di essere non solo attraenti, ma anche intelligenti. Universinet Magazine ha provato a sentire alcune studentesse e laureate del mondo dello spettacolo iniziando da Anna Falchi, nata a Tampere (Finlandia) il 22 aprile 1972. Modella, attrice e conduttrice TV, madrina della Lazio ed ora laureata. Recentemente ti sei laureata in Lettere in un’università della Repubblica di San Marino. Una soddisfazione personale o una rivincita contro chi pensa che nello spettacolo le donne siano belle, ma poco intelligenti?Sono molti anni che cerco di sfatare questo mito. La gente fatica ancora a credere che possano esistere donne attraenti e colte, eppure è un dato di fatto che nella società odierna esistono molte donne affascinanti che per la loro intelligenza occupano posizioni di prestigio. Sono molto soddisfatta della mia laurea, anche se in realtà credo che sia stata uno sforzo minimo rispetto a chi frequenta un corso di cinque anni (la mia facoltà prevedeva solo un biennio di studio).Credi che la tua notorietà ti abbia avvantaggiato nel rapporto con i professori?A dire il vero la maggior parte dei professori era piuttosto prevenuti nei miei confronti. Quando sostenevo gli esami spesso credevano che mi sarei comportata come una vip convinta di prendere un bel voto solo perché famosa. Mi è capitato di dover fronteggiare esami più difficili del previsto, i professori sembrano divertirsi nel mettermi alla prova con domande difficili, ma poiché la mia preparazione era sempre molto buona, rimanevano meravigliati.Che metodo utilizzavi per prepararti agli esami?Ho sempre avuto una buona memoria fotografica e perciò associavo lo studio dei libri di testo a schemi e riassunti. Avevo quaderni pieni di frecce, sottolineature, tabelle e appunti che riuscivo a decifrare solo io!Qual’è stato l’esame più difficile e quello più facile?Avendo un particolare interesse per le materie del mio corso di laurea, la difficoltà maggiore credo che fosse legata all’emotività. Perciò l’esame più difficile forse è stato il primo, mentre il più facile senza dubbio è stato l’ultima perché ormai ero “allenata” e in grado di affrontare senza troppi problemi lo stress.L.M.
Il Sito di Anna Falchi
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