UniversiNet.it – Trovata una finta bomba su un vagone della Linea B di Roma. La linea B è la linea della metropolitana che porta ogni giorno decine di migliaia di studenti all’Università LA Sapienza, fermata Policlinico. L’agenzia AGI riferisce che verso le ore 10, riferisce l’Atac, un operaio ha trovato, un oggetto sospetto all’interno di un vagone. La bomba preparata da un esperto non sarebbe potuta esplodere per la mancanza dell’innesco.
Sono state immediatamente allertate le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco, che, intervenuti sul posto, hanno provveduto ad isolare l’area procedendo poi alla constatazione della potenzialita’ esplosiva dell’ordigno.Un nuovo inquietante segnale per chi vuole alzare la tensione in vista delle manifestazioni studentesche dei prossimi giorni. Esplodendo l’ordigno avrebbe potuto provocare una strage.
Avuta la notizia gli studenti della Sapienza in assemblea hanno condannato l’episodio. PEr capire quanti danni potrebbe provocare un simile ordigno ecco di seguito alcune foto delle condizioni bestiali in cui sono fatti viaggiare i vagoni della linea B della metro di Roma pieni di studenti e lavoratori.
Dopo le verifiche e gli accertamenti degli artificieri, si è scoperto che in realtà l’ordigno non poteva esplodere perché mancava l’innesco. E per questo, con un sospiro di sollievo, il sindaco ha potuto annunciare il cessato allarme.
“Dopo aver sentito il Prefetto e il Questore – ha aggiunto il sindaco – posso garantire ai cittadini che tutte le stazioni della metropolitana sono state bonificate e quindi non ci sono ulteriori pericoli”. Alemanno ha poi ringraziato l’Atac e le forze dell’ordine per “il pronto intervento e l’immediata individuazione del problema, che dimostra come il nostro sistema di sicurezza abbia funzionato perfettamente”.
Porto e detenzione di materiale esplodente. Questi i reati ipotizzati dalla Procura pronta ad aprire un’inchiesta sull’episodio. Il fascicolo, contro ignoti, sara aperto a breve non appena arrivera negli uffici di piazzale Clodio una relazione degli investigatori, carabinieri e vigili del fuoco. Le indagini, affidate al procuratore aggiunto Pietro Saviotti che coordina il pool antiterrorismo, potrebbero anche ipotizzare anche altri reati alla luce degli accertamenti e della visione delle immagini a circuito chiuso della metropolitana.
ESTERNO DELLA METRO B DI ROMA PARTICOLARE DI UN VAGONE
Foto: Archivio Universinet.it