Universinet.it – Ecco la dichiarazione della Presidenza della
Facoltà di Agraria dell’Università di Parma sulla decisione dei Ricercatori
della Facoltà di dare la loro disponibilità alla copertura di un corso di
insegnamento a testa per l’anno accademico 2010-2011.
La Presidenza, unitamente al corpo docente della Facoltà, ha nel corso degli
ultimi mesi seguito con viva preoccupazione l’iter legislativo di modifica
delle norme in materia di organizzazione delle Università e del personale
accademico, con particolare attenzione a quegli aspetti – fortemente
penalizzanti e discriminatori – che riguardano la riforma dello status
giuridico dei Ricercatori e che hanno spinto l’intera categoria a svariate
forme di lotta e manifestazione a livello nazionale. La protesta dei
ricercatori non ha finora prodotto i risultati sperati – vista la pervicacia
del legislatore nel mantenere sostanzialmente inalterate le norme previste
nel DDL, che di fatto chiuderanno ogni prospettiva di carriera a migliaia di
giovani colleghi – ma certamente ha contribuito a far capire all’opinione
pubblica e agli utenti del sistema universitario italiano che la
disponibilità del personale Ricercatore è indispensabile per lo svolgimento
di una regolare attività didattica. Ricordiamo, infatti, che l’attribuzione
ai Ricercatori della responsabilità didattica di insegnamento nei corsi di
laurea è gratuita e del tutto volontaria, secondo quanto previsto da
regolamenti e leggi attualmente in vigore.
Nonostante la protesta sia tuttora in corso, i Ricercatori della Facoltà di
Agraria hanno deciso di offrire la loro disponibilità per l’anno accademico
che sta per iniziare alla copertura di un corso di insegnamento a testa
nell’ambito dell’offerta formativa della Facoltà di Agraria, che,
ricordiamo, comprende i corsi di laurea e di laurea magistrale in Scienze e
Tecnologie Alimentari e in Scienze Gastronomiche.
La decisione dei Ricercatori della Facoltà è quindi accolta dalla Presidenza
e dai colleghi Associati e Ordinari come un grande atto di professionalità e
responsabilità nei confronti degli studenti, della Facoltà e dell’Ateneo
stesso.