UniversiNet.it -Il dr Michael Wrigley, Fellow IET e Presidente di IET France, illustrerà i progetti in corso per sfruttare l’energia silenziosa, invisibile, prevedibile e rinnovabile delle maree.Sabato 24 gennaio 2009 alle 14,30, il Museo della Tecnica Elettrica di Pavia (Via Ferrata, 3) ospiterà “Energia elettrica dalle maree” un convegno di rilievo internazionale
organizzato dal CIRSTE, Centro di Ricerca dell’Università di Pavia, e da IET (Institution of Engineering and Technology, London).“Il mondo intero ormai ha compreso che le fonti energetiche che stiamo consumando sono finite – spiega il prof. Antonio Savini, Direttore del Museo della Tecnica Elettrica – e che, d’altra parte, le massicce emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera a causa della produzione e del consumo di energia, non possono essere ignorate.Innumerevoli studi sono stati fatti e sono in corso alla ricerca di fonti alternative di energia. Tuttavia la politica energetica dei maggiori paesi, compresa l’Unione Europea, non brilla per coerenza. Alcuni paesi hanno recentemente intensificato lo sfruttamento dell’energia del vento; tale sfruttamento però, oltre a presentare problemi ambientali, non offre garanzia di continuità.”
Quasi tutti gli studi sembrano trascurare il fatto che l’Europa ha una lunga zona costiera, parte della quale presenta significative correnti di marea. Chiunque, per esempio, abbia navigato lungo le coste britanniche e nel Canale della Manica sa quanto sono forti le correnti dovute alle maree.Perché non sfruttare queste correnti? Da questa osservazione è nato il progetto, che sarà illustrato al Museo della Tecnica. Si tratta di un progetto che presenta molte sfide. Occorre inventare tecnologie innovative per il dimensionamento di enormi turbine sommerse da collocare in ambiente molto ostile. Occorre studiare il problema del trasporto dell’energia prodotta. E naturalmente occorre trovare gli ingenti investimenti necessari.
Da molti punti di vista il progetto è confrontabile con quello della realizzazione di una centrale nucleare e richiederà perciò un lungo periodo per arrivare a maturazione. Ciò nondimeno, le prime realizzazioni hanno evidenziato risultati incoraggianti. Nel corso dell’evento di sabato 24 gennaio al Museo della Tecnica Elettrica, il dr Wrigley alle ore 15.30 esporrà le basi tecniche del progetto, illustrando le sfide affrontate e presentando le fasi già realizzate. Il dr Michael Wrigley ha alle spalle una lunga e variegata vita professionale, prima nel settore delle centrali nucleari e poi in industrie di vario tipo. Negli ultimi due anni ha partecipato al progetto di sfruttamento delle maree, del quale è responsabile per la parte francese.