Berlusconi ecco la vera riforma Gelmini

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UniversiNet.it Quello del ministro Gelmini è «un semplice decreto, non una riforma» spiega il premier, assicurando che non ci saranno tagli alla scuola e che anzi gli stipendi degli insegnati più meritevoli saranno aumentati di 7mila euro l’anno: «Non faremo nessun taglio alla scuola pubblica, il nostro provvedimento è a lungo periodo ed estenderà i suoi effetti in tre anni». In merito al progetto di classi separate per gli stranieri, Berlusconi chiarisce che è un provvedimento dettato «non dal razzismo, ma dal buonsenso».

Un’altra falsità che si dice è che vogliamo chiudere le scuole – ha aggiunto il premier -. Non è vero, noi pensiamo a una razionalizzazione del personale, cosa prevista anche dal governo di centrosinistra. Per le comunità montane abbiamo previsto che un preside e un segretario possano occuparsi di due o più scuole con meno di 50 alunni». Poi Berlusconi riprende la Gelmini: «Ti sei sbagliata, non è maestro unico ma prevalente. È affiancato dall’insegnante di lingua straniera, religione e di informatica».

21 ALUNNI PER CLASSE – Considerando una media di 21 alunni per classe, in cinque anni riusciremo ad avere quasi 6mila classi in più di tempo pieno. Non solo non c’e alcuna riduzione del tempo pieno ma è lapalissiano che passando da più insegnanti a uno possiamo avere più docenti da utilizzare nel tempo pieno e quindi si possono aumentare del 50% la classi che possono usufruirne».
Stoccata finale al mondo della carta stampata e telegiornali: «Portate i miei saluti e quelli del ministro Gelmini ai vostri direttori e dite che saremo molto indignati se non sarà pubblicato nulla di questa conferenza stampa, si sta facendo una cattiva informazione».

Redazione Universinet Magazine
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