UniversiNet.it – Per i Pm della procura di Perugia, l’omicidio di Meredith è stato premedatato e avrebbe dovuto essere addirittura un «rito», una sorta di sacrificio umano, da celebrare in occasione della notte di Halloween. Un morboso rito sessuale e sacrificale di per sè, che si potrebbe definire «casereccio», non riconducibile all’esoterismo né tantomeno al satanismo.
«Amanda e Raffaele hanno cercato di incontrare Meredith la notte di Halloween e ciò spiega la loro posizione in osservazione della casa di via della Pergola sulle scalette prospicienti l’abitazione descritta da un testimone». I presunti assassini per onorare il rito fai-da-te avrebbero ’ripiegatò sulla sera del primo novembre quando, «per poche ore sarebbe stata ancora la notte di Ognissanti».
Luciano Ghirga, difensore della Knox, ha invece attaccato i pm: «Trattare la personalità della mia assistita è stata un’attività non dovuta in questo contesto giudiziario dove bisogna decidere se rinviarla o meno a giudizio». Poi ha puntato il dito contro la fuga di notizie di sabato: il riferimento è alle dichiarazioni spontanee di Amanda al gup. «Alle 11 voi giornalisti già sapevate tutto, non può andare avanti in questa maniera un procedimento dove si gioca sia la vita di tre ragazzi che la verità su un omicidio». L’avvocato Nicodemo Gentile, difensore di Rudy Guede, ha precisato che la richiesta di ergastolo per il proprio assistito non è stata vissuta come un dramma definitivo: «A partire dalla prossima udienza smonteremo analiticamente tutta la ricostruzione a carico di Rudy».